“Mani che danzano”. Orotelli apre le case ai visitatori e propone tanti laboratori artigianali

Sonia

“Mani che danzano”. Orotelli apre le case ai visitatori e propone tanti laboratori artigianali

giovedì 28 Settembre 2023 - 10:15
“Mani che danzano”. Orotelli apre le case ai visitatori e propone tanti laboratori artigianali

“Mani che danzano”.  Orotelli  questo fine settimana nell’edizione 2023 di Fainas de Ichinadu,  apre le  case ai visitatori.

Il 30 settembre e il 1 ottobre, sarà un’immersione totale nelle tradizioni,  nell’ammirare le lavorazioni  del pane,  del formaggio e dei dolci.

Artigiani con le “mani che danzano”  nel proporre i loro manufatti che non si limitano al cibo ma che comprendono anche il cuoio, del sughero e del ferro.  Due giorni completamente assorbiti dalla “vita orotellese” all’interno della quale sarà possibile imparare, iscrivendosi ai laboratori, a fare ciò che la tradizione ha conservato fino ad oggi.

Nelle tante Domos aperte per l’occasione produttori ed artigiani, in alcuni casi artisti, metteranno in mostra i loro lavori pronti ad insegnare ai visitatori alcuni trucchi tramandati dagli avi.  «Nel nostro paese – racconta il sindaco Tonino Bosu – la memoria e le narrazioni sono dentro ogni prodotto, dentro ogni azione: la tradizione non è chiusa dentro una teca ma la trovi visitando le case, incontrando gli artigiani, seguendo il ritmo dei nostri balli. Indossando ‘su gabbanu’ dei Thurpos e ‘tingendotsi’ la faccia. La vera tradizione – continua – è quella che si riesce a vivere quotidianamente, che si può sperimentare, che crea esperienze ed emozioni che non potranno mai essere dimenticate».

Turisti e non vivranno intense giornate che comprendono anche musica e arte: per le vie esibizione dei campanari e i ‘canti a tenore, le visite guidate alla Chiesa Romanica di San Giovanni Battista.

Nel dettaglio sabato e domenica dunque  laboratori per la lavorazione de Su Pane Vresa e de Su Pistiddu, per la produzione del formaggio e per la  lavorazione dei materiali della tradizione. Nei pomeriggi “Jocamus a sa murra”  e si  potrà provare l’emozione di essere un Thurpo, indossando Su Gabbanu e cospargendosi il viso con Su Tintieddu. Domenica sfilata dei Thuspos, letture di brani scelti di Salvatore Cambosu e festa finale in piazza.

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