Al via Autunno in Barbagia: primo appuntamento a Bitti il 2 e 3 settembre

Salvatore

Al via Autunno in Barbagia: primo appuntamento a Bitti il 2 e 3 settembre

sabato 02 Settembre 2023 - 07:53
Al via Autunno in Barbagia: primo appuntamento a Bitti il 2 e 3 settembre

Bitti. Il Parco di Tepilora (foto S.Novellu)

I borghi antichi nel cuore della Sardegna spalancano le loro porte e offrono un viaggio tra sapori tipici, cultura e tradizioni locali, frutto di un patrimonio identitario e di una storia millenaria.

BITTI – Il 2 e il 3 settembre, parte da Bitti il tour per i centri dell’interno dell’isola, proposto dalla manifestazione Autunno in Barbagia conosciuta anche come Cortes Apertas. Promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro, in un arco di tempo di quattro mesi, farà tappa in 33 paesi, per concludersi a Orune il 17 dicembre.

In mostra l’artigianato locale, l’enogastronomia, la cultura e l’archeologia sarde: dai tappetti di Sarule alle corbule di Ollolai, dalle camicie forgiate delle ricamatrici di Oliena al copricapo del costume femminile orgolese; dai villaggi nuragici di Teti al complesso di Su Romanzesu a Bitti, paese patria del canto a tenore elevato dall’Unesco a patrimonio intangibile dell’umanità.

In giro per i borghi si potranno gustare i piatti autentici sardi come i malloreddus (gnocchetti sardi), il formaggio fuso, il pane lentu con purpuzza (il carasau non tostato con sbriciolata di carne di maiale alle spezie), l’immancabile porchetto arrosto, per concludere con i dolci, tra tutti la celebre seada (la pasta fritta ripiena di formaggio e insaporita col miele). E ancora le casadinas, su pistiddu, il ‘gattò’, paste dolci ripiene di volta in volta con formaggi, mandorle o mosto cotto. Il tutto condito dall’ospitalità tipica dei paesi barbaricini e dal coinvolgimento dei visitatori nelle attività esperienziali dei laboratori e delle botteghe artigiane.

Il taglio del nastro a Bitti dunque, il dove il canto dei pastori conserva una delle radici più solide dell’isola. “I nostri paesi hanno una storia e un patrimonio identitario antichissimi e nell’occasione di Cortes apertas rivivono cultura arti e tradizioni in un clima di contaminazionee tra locali e visitatori – osserva l’antropologo bittese Bachisio Bandinu. Tuttavia i nostri borghi si spopolano perché non riusciamo a mettere a sistema ciò che di prezioso abbiamo. E Cortes apertas è una formula consacrata che ci porta delle opportunità ma dobbiamo guardare avanti e investire sulle nostre ricchezze”. Prossima tappa dopo bitti a Oliena il 9/10 settembre.

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