M. B. 50enne è stato arrestato dal Corpo Forestale perché ritenuto responsabile di “incendio boschivo doloso”. A pochi giorni dai roghi che hanno messo in ginocchio la Sardegna, il nucleo investigativo della Forestale mostra i muscoli sopratutto dopo gli inasprimenti della pena da parte del Governo.

I Fatti.  Il giorno 10 luglio in località Gutturu e Forru in agro comunale di Villacidro si è verificato un principio di incendio che interessava vegetazione secca in continuità con una vasta superficie boscata. Grazie all’intervento di un mezzo antincendio della Stazione Forestale di Villacidro e di una squadra dei Vigili de Fuoco, il rogo è stato domato evitando il rischio che potesse propagarsi nella zona boschiva.

Le Indagini.  Il Nucleo Investigativo ha accertato subito, attraverso degli indizi raccolti sul luogo, la  responsabilità nei confronti dell’uomo che era stato notato transitare e soffermarsi nel punto di insorgenza dell’incendio  che sarebbe stato innescato versando della benzina, poi darsi alla fuga una volta che le fiamme si stavano propagando.

Il movente.  L’origine del rogo avrebbe un movente specifico: l’uomo nutriva astio nei confronti del proprietario del terreno, che da tempo minacciava.

M. B. dopo la notifica del provvedimento è stato condotto al Carcere di Uta a disposizione del Giudice. Quello operato oggi dagli uomini della Forestale  è il secondo arresto del 2023 e non manca l’appello a tutti i  cittadini a segnalare numero 1515 gli incendi ed ogni circostanza utile per risalire alle responsabilità.