Omicidio di Luca Goddi: sotto sequestro il bar di fronte alla scena del delitto

Salvatore

Omicidio di Luca Goddi: sotto sequestro il bar di fronte alla scena del delitto

sabato 05 Agosto 2023 - 15:05
Omicidio di Luca Goddi: sotto sequestro il bar di fronte alla scena del delitto

Il bar “Il Pasticcio”, a Orune, che si trova proprio di fronte alla scena dell’omicidio di Luca Goddi, l’allevatore di 47 anni freddato ieri pomeriggio in pieno giorno, sotto il palco della festa di Su Cossolu (di cui sono state annullate le celebrazioni), è stato messo sotto sequestro su disposizione del PM di Nuoro Ireno Satta che coordina le indagini.

Stamattina sulla serranda del bar è comparso il cartello con scritto “Locale sottoposto a sequestro penale”. Ma prima di sigillare il bar, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Nuoro con indosso le tute bianche sterili per non contaminare l’area, hanno portato via alcuni scatoloni, presumibilmente con bicchieri e altri oggetti presenti nel locale.

Gli inquirenti cercano prove riconducibili alla vittima che potrebbe essere stata nel locale e servono per capire, attraverso tracce di DNA o impronte digitali, o se nel bar sia passato il presunto assassino. Intanto prosegue al caccia al killer con posti di blocco delle forze dell’ordine in tutta la zona e controlli rafforzati nei paesi limitrofi..

Il pubblico ministero di Nuoro ha disposto anche l’autopsia sul corpo di Goddi, che sarà eseguita all’ospedale San Francesco a Nuoro dall’anatomopatologo Matteo Nioi nei prossimi giorni, probabilmente lunedì. ù

Il corpo dell’allevatore è stato crivellato da diversi colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata mentre era alla postazione di guida della sua Golf blu, i cui vetri del lato autista si sono infranti sotto i colpi dell’arma. Quando i medici del 118 sono arrivati sul posto, il corpo di Goddi riverso nel posto di guida è stato estratto dall’abitacolo per provare a rianimarlo, ma ogni tentativo è stato vano.

L’uomo da qualche tempo viveva a Tanaunella, sulla costa nord orientale della Sardegna, così come diversi suoi fratelli erano andati via da Orune per trasferirsi in Toscana. Era rientrato in paese per il funerale di un amico e probabilmente sarebbe ripartito in serata, ma non ha fatto in tempo.

I carabinieri del Nucleo investigativo di Nuoro e della Compagnia di Bitti hanno sentito diverse persone che erano presenti al momento dell’agguato, ma anche conoscenti, parenti e amici del 47enne. Gli inquirenti inoltre stanno analizzando il contenuto di alcune telecamere presenti in centro. E si scava nel passato dell’uomo che aveva diversi precedenti penali alle spalle: era stato arrestato nel 2009, con accuse che vanno dalla rapina a furgoni portavalori avvenute in Toscana, ai furti, ricettazione, detenzione di armi. Nel 1997, quando aveva 21 anni, era stato condannato a cinque anni per una rapina all’ufficio di corrispondenza del Banco di Sardegna di Monti.

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