Si concluderanno il prossimo settembre a Nuoro le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita della scrittrice Grazia Deledda. La chiusura sarà in un spettacolo “reading” (lettura), dal titolo “Le pagine nascoste”. Letture accompagnate dalle musiche del sassofonista nuorese Gavino Murgia, che curerà lo spettacolo. Organizza il comitato per le celebrazioni voluto dal ministero e alla cui presidenza è stato chiamato lo scrittore Marcello Fois.

La data della manifestazione dovrebbe essere il giorno 27, la stessa in cui nel 1871 è nata, a Nuoro, la Deledda. In questo tempo che porta alla chiusura delle celebrazioni da rimarcare la realizzazione in città del murale sulla scrittrice, da parte dell’artista di Napoli, Jorit, che è stato inaugurato una settimana fa. Proprio presentando l’opera pittorica, il presidente Fois ha ripercorso le tappe del programma della 150esima ricorrenza deleddiana, iniziate con il convegno nella sala Isre, del 27 settembre 2021. «Tra i diversi momenti – ha detto il romanziere nuorese – voglio ricordare il gemellaggio tra Nuoro e Cervia, la località della Romagna dove Grazia Deledda trascorreva le ferie estive. Un’opera della Deledda – ha aggiunto Fois – è stata presentata al festival letterario di Mantova. Abbiamo pubblicato, con il Corriere della Sera, un’edizione del romanzo Marianna Sirca. Le celebrazioni – ricorda ancora Fois – sono state anche l’occasione per promuovere la Sardegna, e in particolare la tradizione musicale, che abbiamo presentato al Ravenna Festival». Il programma ha potuto contare su una disponibilità finanziaria di 200mila euro. La metà trasferita al comitato dal ministero. L’altra parte è stata ottenuta dalla Fondazione di Sardegna. Un primo bilancio da parte del presidente Fois: «È stata l’occasione per approfondire la conoscenza della scrittrice premio Nobel. La scelta di base – ha ricordato Fois – è stata quella di incentrare le manifestazioni su Nuoro e, soprattutto, partendo da questa città. Nuoro oggi – ha continuato – è una città dove si produce cultura, si scrive tanto e credo che questo sia dovuto anche dagli stimoli che arrivano dall’avere in casa un premio Nobel. Certo – ha concluso – Marcello Fois – non siamo ancora abbastanza orgogliosi di quanto è stata e ha rappresentato la Deledda».

Francesco Pirisi