Oliena. Sedda (FIT-CISL): “Inaccettabile che l’ecocentro non sia ancora a norma)

Salvatore

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Oliena. Sedda (FIT-CISL): “Inaccettabile che l’ecocentro non sia ancora a norma)

mercoledì 12 Luglio 2023 - 19:05
Oliena. Sedda (FIT-CISL): “Inaccettabile che l’ecocentro non sia ancora a norma)

OLIENA – “Le condizioni di lavoro per gli addetti dell’ecocentro comunale del paese sono inaccettabili ed è preoccupante il ritardo con il quale si sta procedendo agli interventi di messa a norma dell’impianto, interventi che avrebbero dovuto essere già ultimati”. Lo denuncia Luigi Sedda, segretario della FIT-CISL per il Nuorese.

Dal 2020 la FIT-CISL ha messo nero su bianco le criticità dell’ecocentro comunale: “Manca un impianto di energia elettrica, non è presente una condotta idrica per le operazioni di lavaggio e pulizia della struttura e per il personale, non è presente un adeguato locale di sosta per il personale ,provvisto di illuminazione e di impianto di climatizzazione per evitare che,  quando si determina una situazione di bassa temperatura o di  alta temperatura associata a umidità elevata, queste possano  provocare un possibile danno alla salute fisica dei lavoratori. Non c’è neanche una cassetta di pronto soccorso adeguata e a norma, non ci sono estintori sufficienti e idonei né presidi antincendio conformi alle norme vigenti sulla sicurezza in ambienti pubblici. Tutto questo, e altro ancora, lo denunciammo tre anni fa – ricorda Sedda – e ci fu assicurato che sarebbero stati eseguiti i lavori necessari, ma così non è stato”.

L’impianto, affidato dal Comune alla ditta San Germano dallo scorso 1° aprile, è rimasto a lungo chiuso per decisione della stessa assegnataria per problemi legati alla sicurezza “ed è stato riaperto con ordinanza comunale ai primi di maggio, contestualmente alla comunicazione fatta alle organizzazioni sindacali con l’impegno che per la fine del mese l’ecocentro sarebbe stato a norma. Invece nulla è accaduto e così non si può più andare avanti. Le altissime temperature di questi giorni e previste anche per le prossime settimane, non possono che peggiorare la situazione di degrado esistente– attacca ancora il sindacalista –. Gli 11 lavoratori dell’ecocentro devono essere messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza. A questo punto – conclude Sedda – siamo pronti a rivolgerci alle autorità competenti, a iniziare dalla Asl e dallo Spresal, a tutela della salute dei lavoratori”.

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