A Nuoro in Prefettura, il sei luglio scorso, sono state siglate le convenzioni che dispongono l’apertura di due presidi di Soccorso Acquatico di superficie a San Teodoro e Budoni, con base rispettivamente nel Porto di Puntaldìa e nel Porto di Ottiolu.
I protocolli sono stati sottoscritti dal Prefetto Giancarlo Dionisi, dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Antonio Giordano e dai Sindaci Rita Deretta e Antonio Addis, con l’obiettivo di integrare e rafforzare il servizio di salvamento a mare predisposto negli arenili liberi da concessioni demaniali, mediante l’impiego di personale dei VV.F. munito di abilitazioni e mezzi idonei a garantire la sicurezza balneare.
Le squadre saranno attive tutti i giorni dal 31 luglio al 31 agosto 2023, dalle 9.00 alle 19.00, impegnate in un servizio di pattugliamento che prevede l’utilizzo di un battello pneumatico motorizzato e una moto d’acqua, lungo i litorali che si estendono da “Matta e Peru” a “Porto Ottiolu” nel Comune di Budoni, e da “Costa Caddu” fino a “Capo Petrosu” nel territorio del Comune di San Teodoro.
Il rafforzamento del presidio costiero da parte dei Vigili del Fuoco nei Comuni di Budoni e San Teodoro si affianca anche quest’anno alla campagna per la sicurezza del diporto e della navigazione avviata dalla Guardia Costiera. In quest’ottica, il Comandante dei Vigili del Fuoco Giordano ha ringraziato il Prefetto Dionisi e il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Natalia Restuccia per il grande impegno profuso nell’acquisizione delle autorizzazioni richieste per la stipula della convenzione. Gratitudine è stata espressa anche nei confronti del direttore Marittimo di Olbia, Giorgio Castronuovo, per la grande collaborazione prestata negli anni precedenti e nel corso dell’attuale stagione turistica, contribuendo ad aumentare il livello di sicurezza percepito dai cittadini.
Il Prefetto Dionisi ha concluso manifestando: «Vivo compiacimento per l’adozione di un protocollo che realizza un programma straordinario di potenziamento dei servizi di vigilanza e soccorso in mare nell’ambito dei comuni costieri interessati da un notevole afflusso turistico, esito di un proficuo dialogo tra Istituzioni centrali ed Enti locali, tutti accomunati dall’esigenza di garantire i massimi livelli di tutela in favore di persone e natanti che fruiscono delle spiagge libere».
