Partita interrotta al al 15 minuto del secondo tempo, con arbitro aggredito, due giocatori e allenatore espulsi da uno a tre anni e un’ammenda di 200 euro per la società calcistica. Sintesi della partita disputata domenica 30 maggio tra Polisportiva Supramonte e Folgore Polisportiva categoria Giovanissimi tenutasi a Orgosolo, che diventa anche un caso politico. Per la Minoranza Consiliare formata dall’ex sindaco Dionigi Deledda, Antonio Pasquale Devaddis, Nicola Garippa e Pasquale Lovicu senza minimizzare la gravità del gesto se era necessario applicare provvedimenti di squalifica così rigidi.
«Era il caso di applicare l’espulsione o correggere un comportamento? Gli adulti devono educare i ragazzi a crescere mentre con l’espulsione vengono demoralizzati, isolati e influenzati negativamente. Il compito degli adulti è quello di accoglierli, includerli, integrarli non abbandonarli al proprio destino, saper distinguere l’offesa dal perdono, la passione dal disimpegno, la violenza dal dialogo, la disperazione dalla speranza. I provvedimenti punitivi adottati non favoriscono la formazione dei ragazzi per il loro futuro, non gli aiutano occorre stare loro vicino, insegnarli la buona educazione, le regole di comportamento, questo non può avvenire nell’allontanarli dalla pratica sportiva. Ci auspica un ravvedimento da entrambe le parti» concludono gli esponenti politici.
F.Nieddu
