È stato presentato, ieri, nella sala consiliare lo sportello della Rete Dafne. Un altro tassello importante per supportare le vittime di violenza di genere e minori. Al sindaco Soddu sono spettati gli onori di casa: : «L’amministrazione ha accolto con entusiasmo l’iniziativa perché possiamo ulteriormente tutelare chi subisce tale reato».

La presentazione della rete Dafne a Nuoro (F. Nieddu)
Annina Sardara responsabile della Rete Dafne in Sardegna ha presentato il progetto già operativo a Cagliari, Sassari e adesso anche a Nuoro.
Dafne offre un supporto alle vittime a tutto tondo: psicologico, medico e legale collaborando con le Procure, Forze dell’ordine, Sanità e Comuni.
Una rete che non intende sostituirsi o contrapporsi alla altre associazioni ma collaborare in sinergia sul territorio. Le vittime di violenze vengono seguite fino alla fase processuale e se è necessario il mediatore si siede accanto a lei mentre depone in tribunale.
Il mediatore di Dafne incontra la vittima da sola oppure con le Forze dell’Ordine, dipende dai casi valutati di volta in volta. Durante l’incontro in Comune, è stato sottolineato che sono in aumento i casi di maltrattamento dei minori in famiglia, conflittualità accese tra genitori e figli e le violenze e abusi sessuali tra i minori stessi.
Tutti i presenti hanno elogiato l’iniziativa in quanto si affiancherà ad altri percorsi attivati per chi subisce violenza o maltrattamenti. È stato ricordato infatti che sia nella Casema dei Carabinieri che nella Questura di Nuoro sono state istituite delle stanze di ascolto dove la vittima può raccontare in un ambiente protetto e sicuro. I maggiori rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno sottolineato che questo fenomeno è molto radicato nel nostro territorio quindi oltre a tutelare la vittima con le leggi previste bisogna educare i giovani alla parità di genere e sopratutto non trascurare i percorsi di rieducazione per coloro che generano violenza quando ovviamente la situazione lo permette.
F.Nieddu
