Nuoro ha celebrato anche quest’anno il 25 aprile, Giorno della Liberazione, con una cerimonia nel cimitero cittadino di Sa ‘e Manca, alla presenza della autorità civili, militari, dell’onorevole Alessandra Todde, delle associazioni antifasciste e con la partecipazione di cittadini maggiore rispetto agli anni scorsi.
Dopo la deposizione della corona d’alloro nel Sacrario dei caduti, il coro di bambini e ragazzi diretto da Franca Floris ha intonato l’inno nazionale Fratelli d’Italia.
Subito dopo, il sindaco Andrea Soddu ha ricordato il significato di questa giornata e il sacrificio di quanti hanno combattuto nella guerra di liberazione nella speranza che tutto questo non sia celebrato solo un giorno giorno ma 365 giorni all’anno.
Il prefetto Giancarlo Dionisi, ha riaffermato come il sacrificio dei nostri partigiani serva da monito non solo per le giovani generazioni ma per tutti i cittadini nella difesa dei principi della Carta Costituzionale.
I rappresentanti delle associazioni antifasciste, poi, hanno parlato della lotta di Liberazione, leggendo brani di comandanti della brigate e citando tutti i partigiani nuoresi.
La prima parte della cerimonia si é conclusa col canto dell’Inno dell’Europa e di Bella Ciao, sempre a cura del coro di Franca Floris. Subito dopo si è tenuta la visita alle abitazioni dei partigiani nuoresi, dove sono state deposte delle rose. Intorno alle 11,00, infine, è stata scoperta una lapide nella casa natale del partigiano Antono Mereu, in suo ricordo; la cerimonia è stata accompagnata dalle note degli allievi della Scuola civica di musica Antonietta Chironi di Nuoro.
Il sindaco, gli allievi della scuola hanno ricordato la figura del combattente mentre Mario Mereu, nipote del partigiano, ha parlato del pericolo presente in Italia con l’avanzare delle destre e la diffusione del revisionismo storico.
F.Nieddu