La consigliera Lisetta Bidoni ha depositato una mozione, in linea con quella presentata alla Camera dei Deputati da +Europa e Radicali Italiani, rivolta al sindaco Soddu perché proceda con le registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali e perché solleciti il Parlamento a discutere le proposte di legge in materia di stato giuridico dei figli di coppie omogenitoriali.

La mozione, nata in riposta alla decisione del Governo di interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali (circolare del 13 marzo scorso della Prefettura di Milano), vuole ri/portare all’attenzione della opinione pubblica e al centro del dibattito politico un tema rimasto in sospeso, promuovendo una forte mobilitazione nel Paese, a cominciare dai sindaci e dai consigli comunali, perché venga tutelato il diritto dei minori alla stabilità dei legami e delle relazioni con le figure genitoriali, pur in assenza di un legame biologico.

Le riposte non si sono fatte attendere. E già in diversi comuni italiani si sono registrate prese di posizione chiare e nette perché il Parlamento garantisca i diritti dei minori «senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra» e adotti «tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari» (articolo 2 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ratificata in Italia con la Legge 27 maggio 1991, n. 176).

Sollecitiamo una presa di posizione altrettanto netta e chiara da parte del Consiglio comunale di Nuoro con l’approvazione di una mozione che mette in primo piano il principio del “preminente interesse del minore” in tutte le decisioni che lo riguardano e la tutela giuridica dei figli di coppie omogenitoriali.