Centotrenta uomini in campo e 24 mezzi impiegati su una superficie tra i 18 e i 20mila ettari della Sardegna centrale nelle province di Nuoro, Oristano e Sassari. Sono i numeri della centrale operativa diretta da Laore e partita in questi giorni per la lotta alla cavallette in 25 paesi e che ha riunito oggi a Noragugume varie istituzioni. Una centrale operativa che si arricchirà nel corso delle settimane di nuovo personale proveniente da Laore, Forestas, Protezione Civile, barracelli e volontari, forze che andranno a contrastare la diffusione delle locuste, arrivate lo scorso anno a devastare 60mila ettari di colture, con perdite dal 2017 a oggi di circa 100 milioni di euro per gli agricoltori. All’incontro erano presenti l’assessore regionale all’Agricoltura Valeria Satta, il commissario straordinario di Laore Gerolamo Solina, il prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, il vice prefetto vicario di Orsitano Giuseppe Rania e amministratori locali. L’obiettivo è colpire le cavallette con i disinfestanti subito dopo la schiusa delle uova, iniziata in questi giorni, ed evitare che siano in grado di volare ed espandersi.

«Le uova vengono deposte in circa 12 paesi ma danneggiano le colture in 25 – ha detto il commissario di Laore Solina -. Stiamo pagando lo spopolamento delle terre: le zone di ovodeposizione sono infatti quelle delle terre abbandonate. Stiamo svolgendo il monitoraggio in una area compresa tra i 18 e i 20mila ettari e se l’intervento sarà efficace, si auspica che la superficie devastata dalle locuste quest’anno si riduca. Per questo auspichiamo la collaborazione delle popolazione locali e dei sindaci». Il prefetto Dionisi, che nell’ultimo mese ha convocato diversi vertici con le istituzioni, si dice fiducioso «perché le operazioni di disinfestazione stanno procedendo». Ma non ci sono state risposte dall’Esercito che in un primo momento sembrava aver aderito alla proposta del prefetto di fornire propri uomini per combattere le cavallette.

«Purtroppo le mie sollecitazioni non hanno avuto risposta ma noi andiamo avanti lo stesso», ha detto Dionisi. «Oggi, insieme ai sindaci dei territori colpiti dalla piaga delle cavallette, iniziamo a vedere le azioni di contrasto all’emergenza», ha detto l’assessora Satta. “Si è partiti da un attento lavoro di studio, in collaborazione con le università, e arrivati ad un piano di azione tangibile, verificabile: tutti i cittadini possono vedere concretamente ciò che la Regione sta facendo per la tutela degli agricoltori, degli allevatori e di tutti i sardi. La maggioranza dei sindaci presenti oggi ha accolto favorevolmente l’azione messa in campo dalla Giunta e dal Consiglio regionali, e da Laore con l’aiuto costante del prefetto di Nuoro».