“I tesori di Silanus” scoperti grazie alla passione di un’insegnante in pensione

Sonia

“I tesori di Silanus” scoperti grazie alla passione di un’insegnante in pensione

venerdì 24 Marzo 2023 - 10:38
“I tesori di Silanus” scoperti grazie alla passione di un’insegnante in pensione

La studiosa Rina Manca (foto Piergavino Vacca)

Il territorio del Marghine è quello che, in Sardegna, contiene il maggior numero di monumenti storico- archeologici. Tra questi, Silanus, è particolarmente ricco e , da tempo si parla e si progetta di sfruttare questa ricchezza a fini turistici.

Non tutti però hanno la fortuna di avere delle persone appassionate e competenti che contribuiscano alla divulgazione della conoscenza della storia e delle sue testimonianze. A Silanus Rina Manca, una insegnante in pensione, non ha dimenticato la sua missione, e si dedica, con competenza e passione, a far conoscere le ricchezze del paese ai bambini, ed ora agli adulti. L’ultima occasione è stata una affollata ed interessata assemblea dal titolo “ I tesori di Silanus”, dove un pubblico adulto, con alcuni venuti dai centri vicini, ha potuto rendersi conto della ricchezza di Silanus. Rina Manca ha suddiviso, anche in maniera grafica comprensibile, i monumenti silanesi, raggruppati per periodi storici. In primis la preistoria, particolarmente ricca, che comprende ben 7 domus de janas, 27 tombe di giganti, 41 nuraghi, 1 pozzo sacro, 3 sorgenti nuragiche, 3 pietre sacrificali, 3 m3nhir, 10 betili e ben 7 villaggi nuragici. Questo solo per la preistoria, ma non mancano le testimonianze del periodo storico e medioevale. Particolarmente il nuraghe di Orolio, uno dei più imponenti della Sardegna, minacciato purtroppo di crollo, per il salvataggio del quale si è persino formata una associazione “ Salvamos Orolio”, presidente Tore Tedde, che è riuscita a sensibilizzare anche la Sovraintendenza ed ad ottenere, come ha annunciato il sindaco Gian Pietro Arca, un finanziamento di 1 milione per il suo consolidamento. Per il periodo medioevale la chiesa di Santa Sabina, che riecheggia una architettura bizantina, vicina ad un complesso tra nuraghe ed altre strutture preistoriche , o la chiesetta di San Lorenzo del XII secolo, eretta da maestranze cistercensi. E non mancano altre testimonianze via via dal periodo aragonese, spagnolo, fino alla seicentesca parrocchia di Sant’Antonio. Tutto questo, in un rapido escursus giornalistico, che invece è stato dettagliatamente illustrato da Rina Manca. La consigliera comunale Maria Antonietta Nieddu, ex alunna di Rina Manca, ha presentato la relatrice, che è anche l’autore di una guida di Silanus che illustra tutti gli aspetti del paese.

Pier Gavino Vacca

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi