… A proposito della crisi politico-amministrativa della giunta Soddu,  prende posizione anche il professore, nonché ex sindaco di Nuoro, Annico Pau.

«Il tema della crisi comunale non può essere sminuito e relegato al risultato di un risolutivo incontro fra i due massimi contraenti l’accordo civico – dice Pau. I termini dello scontro potrebbero apparire a prima vista di carattere personale, condito da poco avvedute iniziative di allargamento fittizio delle sfere di influenza, seguiti da segni di nervosismo e decisioni affrettate, ma la sensazione è che le motivazioni sottendano profonde ragioni di prospettiva politica-amministrativa».

«Ho sempre pensato – aggiunge il Professore – che il civismo, senza uno stretto collegamento con i partiti, anche se originato dalle migliori intenzioni e conseguente a buoni principi amministrativi, abbia ab origine il fiato corto e non possa mai avere la giusta spinta propulsiva per affrontare i complessi problemi di una comunità. La dura realtà è che due mandati amministrativi consecutivi potrebbero risultare troppo gravosi soprattutto se gli stessi poggiano su programmi vaghi e privi di prospettiva per una città che attraversa una profonda crisi e ha bisogno, non di generici pannicelli caldi, ma di un impegno politico-amministrativo corale che possa impegnare le migliori forze intellettuali cittadine, soprattutto giovanili, forse le sole capaci di dare una potente scossa propulsiva al futuro della città. Al fine di uscire da questo stallo, ed evitare lunghe ed estenuanti perdite di tempo, sempre inutili e dannose, non sarebbe fuori luogo – conclude – ipotizzare sin d’ora ad un radicale cambio di rotta e prendere consapevolmente atto di una ineluttabile resa».