No Nucle-No Scorie: “Dove localizzare il deposito nazionale di scorie radioattive è una questione puramente politica, la Sardegna è in pericolo!”

Franceschino Nieddu

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No Nucle-No Scorie: “Dove localizzare il deposito nazionale di scorie radioattive è una questione puramente politica, la Sardegna è in pericolo!”

mercoledì 27 Luglio 2022 - 09:25
No Nucle-No Scorie: “Dove localizzare il deposito nazionale di scorie radioattive è una questione puramente politica, la Sardegna è in pericolo!”

“Il 19 luglio sono stati cacciati i tecnici dalla SOGIN e la questione del deposito unico nazionale delle scorie radioattive è stata data in pasto alla politica″. Inizia cosi un comunicato del Coordinamento No Nucle-No Scorie che prosegue: “I tre commissari avranno poteri assoluti, potranno decidere in termini politici e non tecnici dove localizzare il deposito unico per lo smaltimento delle scorie radioattive se consideriamo che la Sardegna ha un bacino elettorale irrilevante e per questo è tra le prime in lista insieme a altre zone in Italia″.

“No Nucle-No Scorie sa che quando le decisioni sono politiche gli unici criteri che le guidano sono i sondaggi elettorali e i costi o i guadagni elettorali, mentre il resto diventa irrilevante, in quanto il costo elettorale che subirebbero i partiti, se la servitù sarà collocata in Sardegna, resta irrisorio. Il Comitato si aspettava che la decisione sarebbe stata di tipo politico e di tipo politico principalmente è sempre stata l’opposizione del popolo sardo al gravame di discarica nucleare che potrebbe essere imposto″.

“Sappiano i politici commissari della SOGIN e i loro padrini – prosegue la nota – che in nessun caso i sardi rinunceranno alla tutela della volontà già espressa dal popolo sardo. Volontà di indisponibilità al nucleare dichiarata con chiarezza non solo con la mobilitazione di massa ma anche con atti ufficiali e pronunciamenti istituzionali”.

“Il comitato – conclude – vuole essere chiaro con chi dovrà decidere sulla localizzazione del Deposito di scorie radioattive: quella nuova servitù qui non s’ha da fare, si tratta di una difesa non solo del territorio sardo ma anche generazionale, in nessun caso mangeremo la carota delle promesse di lavoro, perché ogni posto di lavoro radioattivo e incompatibile e cancellerebbe altri tre compatibili con le nostre risorse con il nostro territorio e con la nostra gente″.

F.Nieddu

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