Questa sera  intorno alle 20.00 la postazione del 118 di Torpè gestita dall’associazione  “La Fenice Onlus” chiude definitivamente i battenti.

Un servizio che era stato attivato durante il periodo Covid  ma attualmente con i numeri dei contagi esponenzialmente in crescita e i tanti interventi garantiti,  fa capire che questa ulteriore attività di pronto soccorso è fondamentale.

Il problema è che oltre alla cancellazione di questo sul territorio attualmente non è nemmeno operativa la Guardia medica, quindi gestire gli interventi sanitari con l’aumento della popolazione per la presenza dei tuirsiti non sarà semplice.

Il primo cittadino Martino Sanna da tempo aveva segnalato la situazione scrivendo all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, al direttore dell’Areus la dottoressa Simonetta Bettalini e  a tutti i consiglieri regionali ma nonostante l’interrogazione anche del Partito Democratico (APPROFONDISCI) non c’è stata nessuna risposta per evitarlo.

La speranza era quella di ottenere una proroga  in attesa della redazione di un nuovo piano emergenziale del territorio.

Il servizio delle ambulanze del Nuorese  è in grave sofferenza da tempo:  in  molte postazioni (ad esempio la medicalizzata di  Nuoro e Siniscola) operano con due massimo tre medici che devono coprire turni h 24.

«Anziché  garantire e potenziare una prestazione di emergenza essenziale la stanno tagliando- dicono i  soccorritori e concludono- dalla Regione sottolineano che l’emergenza Covid è passata però hanno trovato i fondi per mantenere operative le USCA ma non per garantire il  118 dove noi operatori ci troviamo a stretto contatto con i pazienti positivi».