Per venerdì 20 maggio i sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale di tutti i settori

Franceschino Nieddu

Per la tua pubblicità su Cronache Nuoresi scrivi una mail a: commerciale@cronachenuoresi.it o chiama il n. +39 324 952 7229

Per venerdì 20 maggio i sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale di tutti i settori

giovedì 19 Maggio 2022 - 18:30
Per venerdì 20 maggio i sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale di tutti i settori

L′invito a partecipare allo sciopero generale indetto per venerdì 20 maggio dai sindacati di base conflittuali di tutti i settori lavorativi per l’intera giornata, è rivolto in un documento di Piattaforma Comunista sottoscritto e condiviso anche dal Collettivo Comunista (marxista-leninista) di Nuoro, uno sciopero contro la politica e l’economia di guerra imposte dal Governo Draghi e dalle forze che lo sostengono – è scritto nel documento – che si svolge nel giorno del 52° anniversario dell’emanazione dello Statuto dei lavoratori L. 300 del 20 maggio del 1970 e vede l’adesione di numerose realtà politiche con manifestazioni in altrettante città d’Italia Cagliari compresa.

È proprio in Sardegna che questo sciopero ha una particolare importanza – prosegue il documento – dove è in atto una delle maggiori e più durature esercitazioni militari, di guerra simulata con il coinvolgimento dei poligoni e basi dell’isola e  la partecipazione di numerosi eserciti dei paesi NATO e loro alleati. Lo sciopero del 20 localmente si inserisce nelle  iniziative di mobilitazione contro l’occupazione militare in Sardegna, che proseguiranno con la manifestazione del 22 maggio a Teulada, alle quali aderisce anche il Collettivo Comunista (m.l.) di Nuoro, ed è la risposta contro il carovita, la perdita dei posti di lavoro, del potere di acquisto del salario, contro la ripresa della cassa integrazione, licenziamenti e il peggioramento delle condizioni di lavoro, oltre alla politica guerrrafondaia portata avanti dal governo.

A questo si aggiunge l’incremento delle spese militari, – prosegue il documento – la militarizzazione a scapito delle spese sociali e sanitarie, ripercussioni  che gravano sulle masse popolari, solo l′ unità di azione di tutte le forze combattive del movimento operaio e sindacale, potrà contribuire a uno sviluppo  della presa di coscienza di classe  della masse popolari, affinché il nostro paese non venga coinvolto nella guerra in corso, con l’uscita dell’Italia  dalla NATO e da ogni alleanza bellicistica.

F.Nieddu

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi