Notte di terrore in tutta Europa e nel mondo per l’Ucraina, dove un nuovo attacco russo, nella notte ha causato un incendio al grande impianto nucleare ucraino di Zaporizhazhia, attacco che per qualche ora hanno evocato lo spettro di una nuova Chernobyl.

Qui le truppe russe hanno ingaggiato un lungo combattimento con quelle ucraine poste a difesa della centrale nucleare a sei reattori di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, che rifornisce quasi metà dell’energia nucleare ucraina, bersagliandola con tiri d’artiglieria e di mitragliatrici pesanti “da tutte le parti”, provocando l’incendio di una delle sei unità.

La sicurezza della centrale sarebbe stata poi ripristinata e le autorità assicurano che non c’è stato innalzamento di radiazioni.

Zelensky: “La Russia ricorre al terrore nucleare”. “Il direttore della centrale ha assicurato che la sicurezza nucleare è ora garantita”, ha scritto su Facebook Oleksander Starukh, capo dell’amministrazione militare della regione di Zaporizhazhia.

Fonti locali racontano che i pompieri non riuscivano ad accedere alla centrale perché “sotto tiro” da parte delle forze russe.

Si è chiusa con un nulla di fatto, intanto, il nuovo round di colloqui diretti Ucraina-Russia nei boschi di Brest, se non per l’unico accordo sull’apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili, la guerra è ripresa con vigore durante la notte, soprattutto sul fronte sud.