Il governo ucraino e il sindaco di Kiev, l’ex campione di pugilato dei pesi massimi Vitali Klitschko, esorta i suoi concittadini, se fosse necessario, a difendere la città dai militari russi anche con le armi.
Con l’avanzata russa che in queste ora starebbe occupando la capitale Ucraina, si teme che molti civili prendano alla lettera le parole del Primo cittadino e che la lotta armata degeneri in una vera e propria guerriglia urbana. Una situazione non controllabile, e che travalica i giochi di potere tra USA (che a distanza muove i fili delle trattative) e Russia, e che causerebbe ulteriori vittime e feriti.
Il ministero della Difesa russo ha detto che paracadutisti russi sono atterrati nell’area dell’aeroporto di Gostomel, a una trentina di chilometri a nord-ovest di Kiev, e che la capitale ucraina è ora assediata da ovest. Lo riferisce la TASS. «Il ministero della Difesa russo – riferisce Interfax – ha affermato che “200 nazionalisti ucraini” sono stati “distrutti”- quindi verosimilmente uccisi – nell’operazione dei paracadutisti russi per conquistare l’aeroporto di Gostomel».
«L’esercito russo è uno dei più grandi al mondo e sarà una lotta difficile, ma gli ucraini combatteranno per il nostro futuro, combatteranno per i nostri figli». Lo ha detto alla BBC il sindaco di Kiev, spiegando che i cittadini di Kiev sono rimasti scioccati nel sentire le esplosioni in città. «Non ho paura per me, sono un combattente» ha detto, ammettendo però di essere preoccupato per i tre milioni di persone di cui è responsabile che vivono a Kiev.
«Klitschko ha fatto appello all’unità dell’Occidente per aiutare l’Ucraina. Il nostro obiettivo, ha spiegato, è costruire un paese moderno e democratico ed essere “parte della famiglia europea».
