La mobilitazione nazionale che da una settimana è sorta tra i dipendenti dell’Ispettorato del lavoro coinvolge anche quelli di Nuoro. Questa mattina c’è stato il sit in davanti alla sede centrale fronte agli uffici di via Peppino Catte a Nuoro. L’interruzione dei servizi e le assemblee quotidiane proseguiranno fino al 4 marzo quando ci sarà la manifestazione generale prevista da tutte le sigle sindacali, confederali, autonome e del sindacalismo di base. Ma perché scioperano gli ispettori del lavoro?

Nuoro. Sit-in di protesta all’Ispettorato del lavoro (foto F.Nieddu)
“La causa che si inserisce in un clima già fortemente esasperato, spiegano i sindacati- è l’esclusione del personale dell’Inl dalla bozza del Dpcm di armonizzazione delle indennità di amministrazione (che vanno da 1.500 a 2.500 euro lordi annui), prevista per tutte le amministrazioni che applicano il Ccnl Funzioni Centrali ad eccezione delle ‘agenzie’ fra cui l’Ispettorato del lavoro”. Questo nonostante le sigle sindacali da sempre chiedano risorse per l’ispettorato Nazionale del Lavoro, nuove assunzioni e la valorizzazione della professionalità del personale che vi opera.
La pandemia poi ha aggravato le responsabilità degli ispettori senza ulteriori incentivi economici. Gli sono stati affidati compiti di vigilanza sul rispetto delle norme anti-covid senza alcuna formazione pratica ma solo attraverso l’online, sulla quale, occorre fare un’ulteriore precisazione: se i formatori erano dipendenti dello stesso Ufficio non ricevevano alcun indennizzo oltre a dover continuare a svolgere il normale lavoro quotidiano, se invece era personale esterno veniva retribuito.
Tutti i motivi sono ben spiegati in un documento e saranno ribaditi venerdì prossimo nel primo sciopero nazionale di questa categoria di lavoratori
F.Nieddu
