Nel corso del programma televisivo Paperissima Sprint, andato in onda ieri su Canale 5, abbiamo assistito ancora una volta alla pantomima del sardo.
Il siparietto è ambientato in una malga altoaltesina ricolma di formaggi in cui la conduttrice, Roberta Lanfranchi, in abiti tradizionali da montanara, assieme al Gabibbo, tirano in ballo l’aiuto casaro “Urgu” che “si finge alto ma in realtà è basso altesino”, invitato subito ad uscire di scena perché “Sento un odore molto forte che mi dà fastidio” .
Ecco, dunque, l’ennesima pantomima del sardo (Davide Urgu), limitato nell’eloquio e che, per di più, alza la gamba e scorreggia in diretta. E fin qui nulla di nuovo dirà qualcuno. Ma se a questo poi aggiungiamo l’epilogo descritto dell’invito ad andarsene per la sua puzza, messo in scena dalla bella conduttrice e la sua spalla, ecco che la commedia assume altri connotati, quelli dello sketch di pessimo gusto, in cui abbiamo da una parte un figlio d’arte, l’erede del grande Benito Urgu appunto, che ripete alcune delle stereotipate gag paterne (non certo una delle migliori, reiterate anche in tempi recenti sui canali RAI, in prima serata), quella del pastore sardo rozzo e involuto, ma in questo caso senza averne la sagacia e lo spessore, e trasformandola dunque in una parodia piuttosto grottesca e, dall’altra, gli autori del programma che, dal canto loro, non riescono a colmare il vuoto con dei contenuti o delle battute adeguate a giustificare l’andata in onda del siparietto stesso. Ma tant’è.
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