Bimbo travolto e ucciso: l’investitore dopo la tragedia voleva farla finita

Sonia

Bimbo travolto e ucciso: l’investitore dopo la tragedia voleva farla finita

mercoledì 02 Febbraio 2022 - 13:06
Bimbo travolto e ucciso: l’investitore dopo la tragedia voleva farla finita

Una scena dell'incidente dove perse la vita il piccolo Daniel

Le analisi del sangue e gli esiti sugli stupefacenti di Emilio Pozzato sono negative. Si tratta del 37enne di Cagliari che ieri pomeriggio, alla guida di un grosso scooter, ha travolto un passeggino uccidendo sul colpo il piccolo Daniele Ulver, di appena 15 mesi (APPROFONDISCI).

L’incidente in via Cadello (f. Youtg. net)

Intanto non avrebbe potuto guidare lo scooter di grossa cilindrata di proprietà di un amico perché la patente gli era stata revocata nel 2017 per un guaio con la giustizia. Pozzato, che è scappato dopo avere investito il piccolo e la madre in prossimità delle strisce pedonali mentre era in fase di sorpasso, si è costituito nella caserma della Polizia Stradale, dopo avere parcheggiato lo scooterone Honda 750 nel quartiere di San Michele dove è stato recuperato e sequestrato dagli investigatori.

A convincerlo, secondo l’ANSA, è stato l’avvocato difensore Riccardo Floris che lo ha rintracciato in un palazzone di via Castelli, dove abita, impedendogli di compiere un gesto irreparabile. Al legale ha raccontato di non aver visto il passeggino, ma solo la sagoma della donna, poiché abbagliato dal sole. Le telecamere di via Cadello – i cui video sono già stati acquisiti dalla Procura – avrebbero immortalato qualche immagine dello scooter in sorpasso, ma non il momento dell’urto. Oggi la pm Ginevra Grilletti deciderà se procedere con l’autopsia, ma è più probabile che si tratterà solo di un’ispezione necroscopica per poi riconsegnare alla famiglia la salma del piccolo per i funerali. Intanto dalla Procura si attende l’esito di tutti gli accertamenti tossicologici su Emilio Pozzato

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