Si chiude la vicenda dell’assalto ai portavalori in Sardegna. Il 26 gennaio la Corte ci Cassazione ha confermato le tante condanne già stabilite nel processo di secondo grado in Corte d’Appello a Cagliari (APPROFONDISCI).
Viene l’impianto accusatorio per molti dei 22 imputati, accusati di aver pianificato vari assalti a portavalori in mezza Sardegna.
Condannato a 27 anni e 7 mesi di carcere (28 anni in secondo grado e 30 in primo grado), l’ex vice sindaco di Villagrande Strisaili, Giovanni Olianas, considerato uno dei capibanda assieme a Luca Arzu: per lui 29 anni e 9 mesi.
Annullata la sentenza d’Appello a 7 anni per Giovanni Salvatore Pirisi, di Sarule, e annullate, stavolta con rinvio, le condanne a 6 anni per i fratelli Manuele e Matteo Soro di Genova, e sempre con rinvio la sentenza a 13 anni per Pasquale Scanu di Bitti. Sei anni, invece, per Gianluigi Olianas, uno dei fratelli del capobanda, mentre per Fabrizio Manca, di Villanova Strisaili, 16 anni e sei mesi.
Confermate, tutte le altre sentenze pronunciate in appello. Si chiude così la vicenda giudiziaria scaturita dall’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, coordinata dal pm Danilo Tronci e svolta dagli investigatori della Polizia di Stato, sull’organizzazione che, con armi da guerra, ha messo a segno dal 2013 al 2016 una serie di assalti a caveau e a furgoni blindati in Sardegna.
