Orgosolo continua a mantenere viva la tradizione con l’antico rito de “Sa Candelaria”, rito che vede coinvolti tutti i bambini dai quattro ai dodici anni e le famiglie del paese.
Si tratta di un momento importante, che definisce due fasi di passaggio della vita: l’acquisizione della propria autonomia al di fuori della famiglia, con il passaggio dall’infanzia alla fanciullezza e, per i dodicenni, alla fase adolescenziale.
Orgosolo, Sa Candelaria (foto Angelino Natale Bassu)
I bambini percorrono le vie del paese con i sacchetti (solitamente federe di cuscini) sulle spalle, in cerca di doni. Di volta in volta, come da tradizione, pronunciano la formula: “A nolla dàzes Sa Candelaria?” (Ci dareste sa Candelaria?). Le donne attendono l’arrivo dei piccoli sull’uscio delle case, i cui portoni rimangono aperti per tutto il giorno.
A fine mattinata, quando si svuotano i sacchi, tra frutta secca, dolci e denaro troveranno anche Su Cocone, il pane tradizionale appositamente preparato dalle donne qualche giorno prima dell’ultimo dell’anno. Su Cocone è un quarto della forma denominata Tundina, altro pane tradizionale.
Orgosolo, Sa Candelaria (foto Angelino Natale Bassu)
La festa de “Sa Candelaria” continua per tutto il giorno.
Bambini di Orgosolo per il rito di Sa Candelaria (foto Maria Antonia Mura)
Quando inizia ad arrivare la sera gli adulti escono in gruppo per intonare cori tradizionali di buon augurio per tutte le coppie che nel corso dell’anno si sono unite in matrimonio.
Intanto il nuovo anno è alle porte.
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