Afghanistan: la situazione tra passato e presente

Sonia

Afghanistan: la situazione tra passato e presente

martedì 07 Dicembre 2021 - 11:51
Afghanistan: la situazione tra passato e presente

Afghanistan (foto Ansa)

La storia dell’ Afghanistan è caratterizzata da scontri tribali, tra gruppi di potere ispirati per la maggior parte ai principi dell’ Islam.

Una svolta si è avuta nel 1978 quando il Partito Democratico dell’Afghanistan PDPA, che si ispirava all’ideologia comunista, con un colpo di stato rovescio il governo di Mohammed Daud Klan, il 27 aprile 1978, (la cosiddetta Rivoluzione di Saur).

Viene instaurata la Repubblica Democratica dell’Afganistan, governata dal Leader del Partito Nur Mohammad Taraki,cominciò un’ era di grandi riforme economico, sociali, culturali, con la distribuzione delle terre ai contadini, l’abolizione del tributo che i braccianti dovevano corrispondere ai latifondisti,l’ushur), l’introduzione della regolamentazione dei prezzi nei beni di prima necessità, i servizi sociali garantiti a tutta la popolazione.

Alle donne è concesso il diritto di voto e l’elezione nelle istituzioni. I sindacati sono legalizzati, viene diffusa la scolarizzazione di massa, con l’estensione della possibilità di studiare anche per le bambine che prima non esisteva.

I matrimoni forzati e la vendita delle bambine vengono vietati cosi come la norme tradizionali religiose, sostituite con altre laiche, e i tribunali tribali sono dichiarati fuori legge, ma non c’è mai stata persecuzione religiosa.

Anche gli usi e costumi della popolazione, il modo di vestire, di comportarsi, camminava verso il cambiamento.

Le donne uscivano liberamente, indossavano la gonna o i pantaloni, i capelli li tenevano lunghi e sciolti, nella vita sociale, al mare nelle spiagge maschie femmine potevano stare insieme, come nei locali pubblici, biblioteche, teatri, concerti. Era imposto l’abolizione del burqua per le donne e i taglio della barba per gli uomini.

Questa situazione non durò molto tempo perché le gerarchie ecclesiastiche passarono da una opposizione democratica ad una opposizione armata con un appello alla guerra santa (Jihad) contro il “regime dei comunisti atei senza Dio”, alleandosi con i mujaheddin, mante il governo di Taraki non si è mai definito comunista, ma nazionalista rivoluzionario.

I rapporti con l‘ Urss erano di cooperazione, commerciali con la costruzione di infrastrutture.

Taraki viene assassinato nel settembre 1979 dagli oppositori con la complicità di esponenti dello stesso governo, l’URSS non sostiene il nuovo invade l’Afghanistan il 24 dicembre del 1979, per poi ritirarsi nel febbraio 89.Gli Usa sostengono i ribelli che prendono il potere e proclamano lo stato Islamico.

Inizia la guerra tra fazioni dei mujaheddin. Gli Usa prima di ritirarsi nel 2021, sostengono i talebani che nel ‘98 controllano il 90% dell’Afghanistan, instaurano un regime tecnocratico secondo i principi del fondamentalisti della Sharia, sono abrogati tutti i diritti delle donne, che spesso vendono frustate e picchiate in strada. L’Afghanistan torna indietro nel tempo, quando i diritti delle donne, bambini non esistevano e il popolo era vittima delle lotte interne tra fondamentalisti islamici.

Franceschino Nieddu.

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