Nuoro. Mobilitazione al Liceo Satta: “Meno minacce, più dialogo”

Sonia

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Nuoro. Mobilitazione al Liceo Satta: “Meno minacce, più dialogo”

sabato 04 Dicembre 2021 - 15:44
Nuoro. Mobilitazione al Liceo Satta: “Meno minacce, più dialogo”

Nuoro. mobilitazione al Liceo Fermi (foto S.Novellu)

La Marchetti,  oggi con una circolare ha messo in chiaro con i docenti il fatto che i ragazzi- in cinque ore- non possano recarsi una volta e basta al bagno

“Meno minacce… Più dialogo”.  Questa  frase  di un cartellone  affisso sulla balaustra della gradinata dell’istituto, riassume in sintesi la protesta degli studenti del Liceo Musicale Sebastiano Satta.

Nuoro. mobilitazione al Liceo Fermi (foto S.Novellu)

Nuoro. mobilitazione al Liceo Fermi (foto S.Novellu)

Oggi, al settimo giorno di mobilitazione, solo sette su 490 studenti, hanno preferito non disertare le lezioni e entrare in aula al suono della campanella. Gli altri sono scesi in piazza contro le regole stringenti.

Nuoro. mobilitazione al Liceo Fermi (foto S.Novellu)

Nuoro. mobilitazione al Liceo Satta (foto S.Novellu)

No per piercing e unghie lunghe dove si rischiano note disciplinari durante le ore di educazione fisica,  il divieto della ricreazione,  o il ritiro dei cellulari prima delle lezioni,  un solo spostamento per classe verso i distributori di bibite e alimenti.

Nuoro. mobilitazione al Liceo Fermi (foto S.Novellu)

Nuoro. mobilitazione al Liceo Satta (foto S.Novellu)

Ma si protesta anche per  la disponibilità dei bagni nella succursale dell’istituto: infatti su 3 bagni, se ne utilizzano due: uno per le ragazze mentre l’altro, i sette  ragazzi  presenti lo hanno in condivisione con i professori. «Vogliamo ricordare che siamo qui perché passiamo 5 ore seduti, non esiste la ricreazione e abbiamo 10 minuti di pausa ogni ora a discrezione del docente.

Nuoro. mobilitazione al Liceo Fermi (foto S.Novellu)

Nuoro. mobilitazione al Liceo Satta (foto S.Novellu)

Abbiamo un cortile molto grande e non ne possiamo usufruire» ricorda Angelo nel suo intervento in sardo mentre parla al microfono: «Che si riuniscano per restituirci i nostri diritti, ma devono essere messi nero si bianco».  «Noi siamo andati incontro alla preside abbiamo rivisto le nostre posizioni con la preside, vogliamo che il consiglio di istituto non abbia paura a esprimere la propria opinione e che siano dalla nostra parte», aggiunge Emilian: «vogliamo che le risposte alle nostre richieste  vengano scritte nero su bianco». Intanto la protesta, tra fischietti e slogan, prosegue al grido  di “lo studente paura non ne ha, vogliamo una scuola libera”.

Nuoro. mobilitazione al Liceo Fermi (foto S.Novellu)

Nuoro. mobilitazione al Liceo Satta (foto S.Novellu)

La mobilitazione comunque ha visto anche la partecipazione degli altri istituti superiori cittadini: l’Agrario B. Brau, il Liceo Classico Asproni e l’ITC Satta.  Intanto la preside Carla Rita Marchetti da ieri è in silenzio stampa, ma ha già manifestato diverse aperture per venire incontro agli studenti: ora si attendono le risposte del consiglio di istituto, non è detto che i ragazzi lunedì tornino in aula.

Già oggi la preside, infatti, con due circolari ha messo in chiaro con i docenti due aspetti legati all’utilizzo dei bagni da parte degli studenti e delle pause concesse a fine ogni ora.

Con la circolare numero 172 la preside chiarisce che “Preso atto di alcune segnalazioni effettuate dalla Delegazione espressione degli Studenti e delle Studentesse in agitazione, ricordo a tutti i Docenti che non esiste, né mai è esistita, nella nostra scuola una norma che impedisca agli alunni e alle alunne di recarsi in bagno durante le lezioni. Meno che mai è stata data una indicazione in tal senso da parte del Dirigente Scolastico.  È lapalissiano che l’utilizzo delle toilettes non può essere negato a chicchessia e quanti si rendessero responsabili di simili dinieghi risponderanno personalmente, in tutta evidenza, delle proprie azioni di fronte ai diretti interessati e alle loro Famiglie”.  

Mentre con con la circolare numero 173 la Marchetti chiarisce che “Alla fine delle singole unità orarie da 60’ si riconosca agli alunni e alle alunne una pausa di 10’, affinché, essi/esse possano recuperare le energie e rilassarsi. Ciò alla luce delle necessità poste sul tappeto dallo stato di emergenza ancora in corso. La Delegazione ha evidenziato più volte, e con convinzione, il fatto che diversi Docenti non riconoscono questa pausa, ne sminuiscono l’importanza e non raccolgono le richieste/proteste degli studenti che cercano di ottenerne il rispetto”.

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