18 novembre 2013. Otto anni dopo la devastazione del ciclone Cleopatra è ancora viva negli occhi dei sardi sopratutto degli olbiesi, galluresi e nuoresi. In questi giorni dove le piogge hanno provocato nuovamente diversi allagamenti e disastri in tutta l’Isola, non si può fare un accostamento con la terribile sciagura che affondò la Sardegna, dove, sono ancora tanti gli interrogativi che ci attanagliano: Tutto questo tempo non è bastato per stabilire una verità giudiziaria, o per correre ai ripari, per far sì che una sciagura simile non ricapiti più? Otto anni da quell’alluvione che uccise in tutta l’Isola 19 persone, da quei momenti drammatici e dai giorni a seguire, con la disperazione edulcorata in parte dalla straordinaria gara di solidarietà che coinvolse tutti i sardi. Un mix di temporali, esondazioni e tornadi che hanno spazzato via quartieri, paesi, fatto crollare ponti e strade ma specialmente distrutto per sempre intere famiglie.

Devastazione del Ciclone Cleopatra (foto Salvatore Novellu)
In questi giorni di maltempo ricordando queI tragico anniversario, il pensiero non può che andare alle vittime. Tredici in Gallura: la piccola Morgana Giagoni, 22 mesi appena, e la madre 42enne Patrizia Corona; Francesco Mazzoccu, di 37 anni e il figlio Enrico di 3anni; Anna Ragnedda, 83 anni, e Maria Massa, di 88. Ad Arzachena Isael Passoni, Cleide Mara Rodriguez, Weriston Isael Passoni e Leine Kellen Passoni sono i componenti di un’intera famiglia morta nello scantinato allagato di una villetta dove vivevano. Il crollo della provinciale 38, a Monte Pino, uccise invece Bruno Fiore, la moglie Sebastiana Brundu e la consuocera Maria Loriga. Cleopatra colpì duro anche il Nuorese e non solo: Maria Frigiolini, 80 anni di Torpè; il poliziotto Luca Tanzi, 40 anni di Nuoro morto durante il crollo del ponte di Oloè nel tentativo di salvare una persona; Vannina Figus, 64 anni di Uras; Giovanni Farre, di 61 di Bitti (mai ritrovato); Luisa Pisanu, 42 anni di Guasila. E poi c’è anche Pasqualino Contu di Orosei: la sua azienda andò distrutta e lui per disperazione si tolse la vita.

Torpè, un’immagine dopo il passaggio del Ciclone Cleopatra (foto, S. Novellu)
Si calcolarono danni per oltre 600 milioni di euro, oltre a quelli necessari per mettere l’Isola al sicuro. Oggi , quando si annuncia un’allerta meteo, si è più attenti e c’è più coscienza, c’è più raccordo fra la Protezione civile regionale e i primi cittadini dell’Isola ma ci sono ancora tante cose da fare e organizzare affinché la morte delle vittime non sia stata vana.
