Un grido in lingua sarda ha segnato la manifestazione “Bregungia”, ovvero vergogna. Un migliaio di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, è sceso in piazza questo pomeriggio a Cagliari, tra il Parco della musica è il THotel, per protestare contro la bocciatura in Senato del DDL Zan.
Si è trattato di una manifestazione pacifica, alla quale era presente anche il deputato Alessandro Zan, in Sardegna per un manifestare a tutti il proprio disappunto per la bocciatura del disegno di legge che contro le discriminazioni nei confronti del mondo Lgbt che ormai porta il suo nome.
I partecipanti hanno letto un manifesto di protesta: «Avete parlato di libertà di opinione – ha detto Camilla Soru, una delle promotrici della manifestazione – ma insulti, denigrazioni e minacce non sono opinioni. La disabilità può coinvolgere potenzialmente tutte le persone. Reagiremo e agiremo useremo ogni mezzo».
Alessandro Zan è comparso all’ingresso dell’albergo alle 16.15. «Abbiamo assistito a uno sgangherato e cafone applauso: quelle urla non ci rappresentano: non rappresentano il paese reale, l’Italia migliore e la volontà delle nuove generazioni. No alle trattative. Ci hanno chiesto di mediare – ha detto Zan – ma non potevano farlo sulla vita e la dignità delle persone: abbiamo tenuto la schiena dritta. Ci chiedevamo di togliere il riferimento all’identità di genere. Ma non ma non potevano escludere le nostre sorelle e fratelli».
Il Deputato poi ha fatto un riferimento alla costituzione: «Il DDL Zan era la repubblica che rimuove gli ostacoli all’esercizio dei diritti. Nessuna resa. Abbiamo subito una battuta d’arresto – ha detto – ma la strada è ancora lunga. Non possiamo essere discriminati per quello che siamo. L’applauso è una scena vergognosa, può avere delle ricadute sulla società perché manda un segnale negativo. Per questo sono importanti tutti i mezzi, a partire dalla legge di iniziativa popolare, per dire che non ci fermeremo. Non vogliamo che il nostro Paese sia quella cosa lì in Senato».
Anche Zan si è unito all’urlo della piazza. E anche lui in sardo ha gridato “Bregungia!».





