700mila passi. La prima tappa continentale verso Milano di Renato Pischedda si chiude a Voltaggio

Salvatore

700mila passi. La prima tappa continentale verso Milano di Renato Pischedda si chiude a Voltaggio

sabato 23 Ottobre 2021 - 21:19
700mila passi. La prima tappa continentale verso Milano di Renato Pischedda si chiude a Voltaggio

Ricordo di Fausto Coppia al passo della Boccetta

“Oggi, dopo Genova, abbiamo raggiunto Campomorone, e fin qui tutto bene, percorso semplice; poi circa 10 km di salita con pendenze veramente importanti, per raggiungere il passo della Bocchetta, noto anche perché dedicata con un monumento al grande fausto Coppi. Così Renato Pischedda al termine della prima tappa del suo viaggio a piedi da Nuoro a Milano. “Alle 18,00 fine tappa con l’arrivo a Voltaggio”.

Nel frattempo ci invia una riflessione sulla situazione sanitaria di Nuoro e del Nuorese, proprio nel giorno della grande manifestazione di piazza ai Giardini del Capoluogo barbaricino (APPROFONDISCI): “Mentre percorriamo le tappe in Continente per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sul tema della migrazione sanitaria, osserviamo con preoccupazione il verificarsi di fenomeni che minano anche le cure più diffuse e comuni di cui noi tutti siamo potenziali beneficiari. La situazione verificatasi al San Francesco di Nuoro, la chiusura del reparto di chirurgia, è un importante campanello di allarme. Va riconosciuto il pronto intervento dell’assessorato alla sanità nella persona dell’assessore Nieddu per arginare la situazione; tuttavia il problema presentatosi è l’ennesimo di una serie che danno l’impressione di una mancata programmazione atta a garantire i necessari livelli di assistenza del nosocomio Nuorese. La S.V.S., viaggi per la salute, auspica un immediato futuro in cui non manchi la certezza di una sanità fruibile in quello che per tanto tempo è stato considerato in divenire il terzo polo sanitario della Sardegna. Un reparto come chirurgia, basilare e di riferimento per Nuoro e per il territorio provinciale, non può reggersi in piedi con soluzioni temporanee e non strutturate. Bisogna fare quadrato, e ci rivolgiamo all’azienda sanitaria, alla politica locale e alle realtà associative, perché non abbiano a ripetersi situazioni simili, ma anzi, perché si realizzi un disegno compiuto e certo della sanità Nuorese.

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