Nuoro. Bloccato il servizio “Scuola senza barriere”: tanti bambini senza educatore e OSS

Salvatore

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Nuoro. Bloccato il servizio “Scuola senza barriere”: tanti bambini senza educatore e OSS

giovedì 07 Ottobre 2021 - 08:14
Nuoro. Bloccato il servizio “Scuola senza barriere”: tanti bambini senza educatore e OSS

Interrogazione urgente del consigliere Guccini al sindaco Soddu e all’assessore  Moroni

Al suono della campanella che ha sancito l’inizio dell’anno scolastico ai primi di settembre, nelle scuole del capoluogo barbaricino, nel silenzio delle istituzioni si è consumato un grave torto nei confronti di una fascia debole ovvero i bambini con disabilità dai 3 ai 13 anni. A oggi il servizio “Scuola senza barriere” è bloccato. Il motivo sarebbe imputabile a questioni burocratiche tra il Comune, che gestisce l’appalto, è la nuova società (un’impresa di Olbia) che, a giugno, è subentrata a Progetto Uomo nell’organizzazione del servizio.

Altra questione rimasta in sospeso è quella della copertura degli orari nelle fasi della didattica: nell’affiancamento agli insegnanti curricolari, avendo un numero di ore più esiguo, al momento quelli di sostegno riescono a coprire solo una parte della fascia oraria quotidiana e di conseguenza, per quella  restante, quella che avrebbe dovuto essere di competenza degli educatori, devono supplire gli insegnanti curricolari, con gravi ripercussioni nello svolgimento delle attività scolastiche.

Il consigliere comunale Francesco Guccini, con un’interrogazione al sindaco di Nuoro Andrea Soddu e all’assessore alle Politiche sociali Fausta Moroni chiede quale sia la ragione per la quale il servizio non sia stato ancora attivato e una data certa di avvio dello stesso. (LEGGI IL DOCUMENTO).

Il Servizio, a domanda individuale e rivolto agli alunni con disabilità che frequentano gli asili nido, le scuole per l’infanzia, le scuole paritarie e le primarie e secondarie di 1° grado, si prefigge l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli alunni diversamente abili e svantaggiati e facilitarne l’inserimento sociale mediante l’ausilio del supporto educativo e didattico ai portatori di handicap, con l’obiettivo di migliorarne le conoscenze didattiche e culturali e in generale la vita scolastica quotidiana.

“Tutto questo – incalza Guccini – pregiudica pesantemente il percorso didattico e educativo dei tantissimi bambini interessati al servizio e grava ulteriormente sulle famiglie, già pesantemente provate da due anni di pandemia e socialità a singhiozzo”, che pur necessitando in questo momento di maggiore aiuto da parte delle istituzioni a oggi non hanno avuto da loro alcuna comunicazione in proposito”.

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