Sanità: Grande Mobilitazione del Nuorese e Ogliastra domani a Cagliari

Sonia

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Sanità: Grande Mobilitazione del Nuorese e Ogliastra domani a Cagliari

giovedì 23 Settembre 2021 - 09:40
Sanità: Grande Mobilitazione del Nuorese e Ogliastra domani a Cagliari

La fiaccolata in difesa dell'Ospedale di Lanusei (foto tratta dalla pagina facebook #giulemanidall'ogliastra)

«È ora di mettere da parte “i piccoli orticelli” e tutti uniti cercare di spingere per una posizione unitaria che arrivi alla costruzione di un percorso efficace e risolutivo in modo di avere una Sanità Pubblica efficiente.
Per questo motivo la Rete Sarda difesa Sanità pubblica, i comitati e le associazioni di tutta l’isola, venerdì 24 settembre, scenderanno in piazza a Cagliari per rivendicare, per l’ennesima volta, l’accesso all’assistenza e alle cure garantite dal Nostro sistema Sanitario Pubblico, almeno sulla carta, a tutti i cittadini».
Sono queste le parole del Comitato giù le “Mani dall’Ogliastra” presente domani come altre associazioni Vivere a Colori, Sanità Barbagia Mandrolisai a Cagliari.
«Il cittadino si scontra ogni giorno con una Sanità dissociata e confusionaria che poi lo costringe a lunghe attese al Pronto Soccorso o a viaggi della speranza verso gli altri nosocomi dell’isola o a ricorrere a cliniche private o studi medici gestiti da privati con costi eccessivi per le proprie tasche. In questi giorni si registra la notizia della chiusura del reparto Nido dell’ospedale “N. S. della Mercede”, di Lanusei. La chiusura in oggetto rappresenta l’ennesimo fatto gravissimo per il territorio ogliastrino (dopo la chiusura del reparto Ortopedico e la mancata apertura della struttura di emodinamica).
Da ora in poi le future mamme ogliastrine saranno costrette a rivolgersi al “San Francesco” di Nuoro e considerando che per raggiungere il presidio in questione occorre, in media, almeno un’ora di viaggio, per loro, il travaglio (già di suo momento non facile), potrebbe diventare un vero e proprio percorso ad ostacoli.
È chiaro a tutti che tre pediatri non possono bastare per garantire la guardia medica attiva, quindi un servizio 7 giorni su 7, per 24 ore. Come non è concepibile che una normalissima assenza per malattia di uno di questi, possa portare alla chiusura di un intero reparto. I medici devono essere in numero sufficiente a garantire i turni senza che gli stessi turni diventino ordinariamente massacranti per la gestione di continue emergenze e prestazioni aggiuntive. Ancora più incresciosa e preoccupante è la situazione dei malati cronici che, in questi mesi, anche a causa delle misure di contenimento dal rischio di infezione da SARS-CoV-2, si sono visti rimandare o addirittura cancellare, esami e interventi. Ad un anno dallo scoppio della pandemia nulla è cambiato. Anche la medicina territoriale è al collasso: alle piccole comunità mancano i medici di base e le guardie mediche vengono chiuse con conseguenze disastrose per i Pronto Soccorso che sistematicamente vengono presi d’assalto. Centinaia di persone, in particolare anziani, per una visita, un certificato di malattia o una semplice ricetta, devono raggiungere l’ambulatorio di un dottore in un comune confinante serviti da mezzi pubblici che passano tre o quattro volte al giorno (quando passano).
Per tutti questi motivi e per tanti altri che noi tutti conosciamo, chiediamo un immediato piano sanitario regionale straordinario che sia vicino ai territori e ai loro cittadini. Un piano che garantisca la medicina generale come anche quella di continuità assistenziale in Ogliastra come in tutti i comuni sardi» conclude l’associazione

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