Meno di una settimana fa a Orune è stato freddato a coltellate Antonio Carai, allevatore di 74 anni, e oggi nelle campagne Nuorese il sangue torna a scorrere. Un nuovo omicidio, infatti, è stato scoperto nel tardo pomeriggio nelle campagne vicino a  Noragugume, paese insanguinato da anni da una violenta faida che sembra non aver fine. La vittima è Gigi Cherchi, allevatore di 67 anni, fratello di Peppino e Salvatore, uccisi a pochi mesi di distanza uno dall’altro nel 1998 oltre a un altro fratello, Antonio, morto sempre per la stessa sanguinosa faida nel 1965.

Giuseppe (Peppino) fu ucciso il 12 giugno, quando i killer che lo sorpresero dietro il bancone del suo bar, mentre Salvatore, fu trucidato all’interno della sua macchina mentre faceva rientro in paese dopo aver accudito il gregge di pecore.

IL FATTO: Gigi, la vittima odierna, era amante dei cavalli e il suo corpo è stato trovato all’ingresso della sua azienda, sulla provinciale 33. Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato ucciso a bruciapelo: due o forse tre fucilate lo avrebbe raggiunto alla schiena mentre, con l’auto in moto, era intento a chiudere il cancello: la vittima non si sarebbe nemmeno resa conto di ciò che gli stava accadendo. A dare l’allarme alcuni allevatori della zona.

Attualmente della famigli Cherchi rimane solo Luciano, condannato per un omicidio nel 2009, e una sorella, Angela. Giulio latitante per lungo tempo era poi morto in carcere per malattia; come Pietro, pastore, che ha avuto la stessa sorte a Viterbo. Francesco invece fu stroncato da un infarto. Renato, infine, morto di incidente vicino a Roma nel 1992 mentre era latitante per il sequestro di Esteranne Ricca

Sul posto sono operativi i Carabinieri e il magistrato di turno.