Basta movida selvaggia a San Teodoro. Il prefetto di Nuoro Luca Rotondi intensifica i controlli nel centro gallurese preso d’assalto dai giovani, che hanno provocato disordini e resse nell’estate 2021. San Teodoro è passato dai suoi 5mila abitanti alle 120mila presenze dell’ultimo mese che hanno creato assembramenti e difficoltà di ogni genere.
L’intervento del Prefetto per combattere “la movida selvaggia” è stato chiesto e ottenuto dalla sindaca Rita Deretta. Il rappresentante dello Stato, il 17 agosto scorso, ha convocato in Comune una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, cui hanno partecipato, oltre alla sindaca Deretta, anche i primi cittadini di Budoni, Giuseppe Porcheddu e di Siniscola, Gian Luigi Farris.
«La sindaca ha evidenziato il fenomeno spiegando che la fascia giovanile risulta preponderante nel territorio rispetto agli altri contesti turistici e ha chiesto perciò una concentrazione degli sforzi delle Forze dell’Ordine nell’area di San Teodoro – ha spiegato Rotondi. Dopo ampia discussione, tenuto conto della impossibilità di eliminare totalmente i fenomeni di aggregazione, abbiamo disposto una intensificazione dei controlli condividendo con Deretta la necessità di incisive verifiche nei confronti di tutti gli esercizi pubblici, specie sull’abuso di bevande alcoliche. È stato anche trattato il tema della locazione di immobili privati, in alcuni dei quali, stando a quanto riferito in sede di riunione, dimorerebbero un numero eccessivo di ragazzi. Saranno pertanto avviati controlli anche sulle comunicazioni obbligatorie al numero delle persone alloggiate nelle strutture ricettive, anche al fine di favorire le verifiche circa la presenza di soggetti pregiudicati – ha aggiunto il Prefetto. Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza proseguiranno, anche con operazioni interforze, l’attività di vigilanza e controllo del territorio. La Polizia Stradale intensificherà i controlli già stringenti per sanzionare duramente conducenti di autoveicoli per i quali si rilevi lo stato di alterazione dovuto ad ebbrezza alcolica o ad uso di sostanze» ha concluso il rappresentante dello Stato.
