I danni del rogo che due settimane fa ma distrutto il territorio del Montiferru e di parte della Planargia, mettendo in ginocchio l’economia di Cuglieri, Santu Lussurgiu, Scano, Sennariolo, Tresnuraghes e non solo, non si limitano alle campagne, alle aziende, alle case, a oliveti, vigne e animali ma ha interessato anche recinzioni, tubature della rete idrica e pali di quella elettrica, mezzi agricoli e attrezzature tecniche.
Al risveglio dall’incubo, in tanti si sono accorti di aver perso tutto. Tra questi anche la compagnia Barracellare di Cuglieri (ma la cosa ha riguardato anche i colleghi dei paesi vicini) che, non potendo contare sulla flotta aerea regionale e sui canadair che nelle ore notturne sono impossibilitati al volo, ha lavorato ininterrottamente tutta la notte per salvare il salvabile. Un lavoro impagabile ma che ha messo fuori uso tutte o quasi le loro attrezzature. Ecco che quindi i 30 volontari guidati dal Capitano Gavino Irde lanciano un grido di aiuto aprendo una petizione:
Cuglieri, comando compagnia barracellare (foto S.Novellu)
“Durante i lavori di spegnimento dell’incendio del 24 luglio scorso, i nostri obsoleti mezzi si sono definitivamente arresi e ci troviamo in condizione di non poter più operare nella tutela del nostro territorio che in questo momento ha gravi necessità. Ci siamo rivolti a tutte le istituzioni che stanno valutando come poterci aiutare, purtroppo i tempi tecnici delle amministrazioni non coincidono con l’emergenza attuale.
Chiediamo un grosso e generoso aiuto a tutti coloro che possono anche con minime donazioni contribuire a comprarci un mezzo idoneo per svolgere i nostri servizi antincendio”.
