Rilancio del turismo. L’ass. Chessa: “Incentiveremo i ristoratori a utilizzare abiti tradizionali sardi nei loro esercizi”

Salvatore

Rilancio del turismo. L’ass. Chessa: “Incentiveremo i ristoratori a utilizzare abiti tradizionali sardi nei loro esercizi”

mercoledì 04 Agosto 2021 - 08:27
Rilancio del turismo. L’ass. Chessa: “Incentiveremo i ristoratori a utilizzare abiti tradizionali sardi nei loro esercizi”

Covid. Accoglienza al'aeroporto di Cagliari-Elmas (foto S.Novellu)

La questione del rilancio del turismo è ampia e viene affrontata dalla Regione Sardegna in vari modi più o meno stravaganti.

Da una parte ci sono i Riformatori che propongono l’istituzione di un Registro dei Piatti Tipici Tradizionali, dove inserire la zuppa gallurese, il maialetto arrosto, i culurgiones, la fregola e tanti altri ancora. Ed ecco in proposito una proposta di legge (prima firmataria Sara Canu) con il fine ultimo di valorizzare l’identità regionale e, nell’immediato, di sostenere e salvaguardare la tradizione dell’arte culinaria locale, supportare lo sviluppo della ristorazione tradizionale di qualità e favorire la valorizzazione delle peculiarità delle produzioni locali, garantendo la qualità al consumatore. Nel registro saranno indicati il nome della pietanza, il Comune di riferimento, la ricetta di preparazione.

L’iscrizione avviene su istanza della municipalità ma può essere proposta anche dalle associazioni del territorio. Sarà una commissione istituita dalla Regione a motivare la propria risposta entro 30 giorni. Se poi lo stesso piatto dovesse essere condiviso da più Comuni, la domanda può essere presentata anche in forma congiunta. Per le ricerche sui piatti tradizionali la proposta prevede anche l’istituzione di un elenco delle Associazioni Enogastronomiche locali. La copertura finanziaria è di un milione di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023.

Ma non basta. Per rafforzare il settore dell’enogastronomia ecco che l’assessore del Turismo Gianni Chessa annuncia che entro l’anno sarà pronto un bando per incentivare i ristoratori a utilizzare nelle proprie attività gli abiti tradizionali sardi, con una rivisitazione dei tessuti in modo da renderli di facile utilizzo, come già avviene in altri Paesi. La proposta di legge, ha commentato Michele Cossa, “si inserisce in un quadro di azioni più ampio: quando si parla ad esempio di riconoscimento dell’insularità, spesso questa battaglia viene confusa con una richiesta di maggiori risorse per la nostra isola, e non è così.

L’obiettivo in realtà è quello di rendere la Sardegna autosufficiente e indipendente dal punto di vista economico. Ed è chiaro che uno degli elementi su cui fare leva è l’aumento del Pil legato all’enogastronomia, un settore finora trascurato”.

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