È stato deciso tutto a tavolino dalla Cooperativa senza dare un preavviso a genitori e studenti.
A Nuoro chiude il Liceo Linguistico Maria Immacolata creando un grave disagio a alle famiglie della città e della provincia, che adesso si trovano, all’improvviso, privati della scuola e del diritto allo studio. Parliamo di circa 50 studenti che sono stati privati della scelta di un percorso formativo differente.
«Martedì 29 Giugno 2021, i nostri genitori sono stati convocati a una riunione dalla preside del nostro istituto, insieme al presidente e al commercialista della cooperativa che gestisce la nostra scuola. Durante l’incontro, è stata comunicata l’improvvisa chiusura della scuola, che comporta l’interruzione del nostro ciclo di studi e l’impossibilità di conseguire il diploma che chiude il nostro percorso» scrivono i ragazzi.
Il Liceo Linguistico Maria Immacolata è una scuola paritaria autorizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione,
La scuola è un’eccellenza del territorio in quanto è l’unico liceo linguistico presente e che garantisce lo studio di quattro lingue con la certificazione dell’insegnante di Madrelingua. L’istituto di proprietà della attualmente è chiuso. A settembre dovrebbe essere preso in gestione dal liceo scientifico cittadino per fare un’altra sede.
«La cosa che più ci turba è non essere stati al corrente di tutte le circostanze che hanno portato a questa situazione» dicono i genitori che uniti stanno combattendo la lotta assieme ai loro figli che scrivono in una nota inviata al presidente della Regione, all’assessore regionale e al Ministro della Pubblica dell’Istruzione e al sindaco Andrea Soddu con il quale c’è già stato un incontro.
“Oggi queste famiglie si ritrovano a dover contattare, di corsa, altri istituti della città per chiedere l’inserimento di questi studenti che finora hanno intrapreso un percorso formativo differente. Lo fanno con un nullaosta la cui motivazione è falsa perché non è la famiglia a voler ritirare lo studente, ma la scuola che la costringe, precludendone il percorso formativo. Ci sono famiglie che hanno deciso di non richiedere il nullaosta, al contrario, dal momento che è stato loro comunicata con gravissimo ritardo la volontà della Cooperativa di chiudere, hanno voluto sensibilizzare Istituzioni, Politica e Territorio con: richieste scritte, lettere, note informative, telefonate e incontri, al fine di trovare una soluzione che provveda alla continuità didattica, al completamento del ciclo di studio e al conseguimento del diploma di Liceo Linguistico Europeo avendo garantito, pertanto, il diritto allo studio sancito dalla Costituzione”.
A oggi nessuna risposta dalla maggior parte di queste istituzioni.
Nei giorni della maturità scolastica scrivono i genitori: ” si possono leggere sui muri e nelle gallerie “100 giorni prima dell’esame“ che trasmettono l’emozione degli studenti riportano alla mente i primi giorni di scuola, le amicizie nate tra i banchi, i voti belli e brutti, i prof, le barzellette e le litigate. Come una pellicola scorrono e si proiettano nel futuro di chi vive quel momento. Per i nostri ragazzi il Territorio ha deciso che non solo non ci saranno più i “100 giorni”… ma che per loro non ci sarà proprio più la scuola e, ancor peggio, il futuro professionale che avevano sognato!”.
Era ora che uno spazio così prezioso venisse occupato da una scuola vera, non da un’istituzione di “plastica”. Reticente e sprezzante dell’utenza fino alla fine la cosiddetta “dirigenza”.