Incendio nel Montiferru. Una lettera del 7 giugno preannunciava il disastro

Sonia

Per la tua pubblicità su Cronache Nuoresi scrivi una mail a: commerciale@cronachenuoresi.it o chiama il n. +39 324 952 7229

Incendio nel Montiferru. Una lettera del 7 giugno preannunciava il disastro

mercoledì 28 Luglio 2021 - 12:36
Incendio nel Montiferru. Una lettera del 7 giugno preannunciava il disastro

Il fuoco divora il Montiferru (© foto S.Novellu)

Il 7 giugno scorso il Comitato spontaneo del Montiferru ha inviato una lettera riservata al sindaco di Cuglieri, all’assessore comunale all’ambiente e ai comandanti della stazione Forestale e dei vigili del fuoco per segnalare lo stato di abbandono e degrado del territorio dal punto di vista ambientale che poteva essere luogo di potenziali vasti roghi così poi come di fatto è avvenuto nel weekend appena trascorso.

“Gentili interessati, a nome del Comitato spontaneo del Montiferru, ricevete questa nostra lettera per mettervi al corrente di una grave situazione di potenziale pericolo che sta minacciando il territorio montano del Comune di Cuglieri” scrive il Comitato che denuncia come le vallate di  S’Abba lughida e dei canaloni attigui che confluiscono su questa: da Arancola, da Su Monte s’ozzu, da Monte Ala, da La Madonnina, da Punta sa Chidanza, da Monte sos Oggios e da Sa Rocca Pedrosa siano completamente lasciate incolte e   su “diverse centinaia di ettari di bosco, insiste uno stato di abbandono e di incuria che ha trasformato la montagna in una bomba a orologeria”.

“È possibile che nessuno in questi anni si sia preoccupato di manutenere i boschi, di creare delle fasce tagliafuoco, di pianficare e prevenire un nuovo disastro? Pertanto chiediamo di intervenire al più presto per: la pianificazione e la messa in opera di nuove fasce tagliafuoco,  il ripristino e la pulizia delle strade sterrate sopra menzionate in modo che queste possano fungere da fasce tagliafuoco,  la pianificazione e la messa in opera di politiche di forestazione e tagli controllati”.
“In conclusione confidiamo che questa lettera possa farvi riflettere e spingervi a incontrarvi per discutere, pianificare e soprattutto agire al più presto per salvare il salvabile”.

Concludeva nella lettera il Comitato rimasto inascoltato per arrivare a quello che poi concretamente è stato un vero disastro ambientale e economico.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi