C’era da aspettarselo che la Sardegna non si sarebbe tirata indietro e non sarebbe rimasta indifferente al disastro che ha colpito il Montiferru nel corso dello scorso fine settimana.
Mentre i sindaci si mobilitano per una raccolta fondi volta al ripristino dei servizi pubblici essenziali compromessi dal fuoco, come la viabilità, gli idranti a protezione del paese, i vasconi antincendio etc (APPROFONDISCI), le manifestazioni di solidarietà sono arrivate nelle stesse ore in cui il fuoco ardeva ancora. Da tutta l’Isola tanti veterinari si sono resi disponibili a soccorrere gratuitamente gli animali feriti o ustionati; alcune imprese del settore si sono offerte di demolire gratuitamente gli automezzi distrutti dalle fiamme, altre hanno messo a disposizione i propri camion o furgoni per il trasporto di beni di prima necessità e in tanti si sono mobilitati per far arrivare scorte di foraggio a pastori e allevatori che avevano appena perso tutto e non avevano più di che sfamare il propri animali, almeno quelli che erano sopravvissuti.
Oggi a me, domani a te, un gesto che si ricambia, questo lo spirito che da sempre in Sardegna anima il mondo agropastorale, partecipare del dolore altrui aiutandolo materialmente, senza chiedere nulla in cambio, sapendo che se domani la sorte si rivelerà avversa si potrà contare comunque sull’aiuto degli altri. Nelle zone più interne dell’Isola questo gesto prende il nome di “Paradura“, la riparazione, una compensazione in genere legata alle perdite del bestiame, ripagata col dono di altro bestiame, ma che in questo caso, in cui quello che serve sono in primo luogo foraggio e mangime, questi vengono donati. E non solo dall’Isola, ma diverse aziende agricole del Continente hanno comunicato la disponibilità a donare.
E chi non può farlo materialmente, lo fa contribuendo col passa parola, o con lo scambio di annunci domanda offerta.
Da giorni, ormai, il traffico di trattori e camion carichi di balle e balloni di fieno fa capolino in tutti i paese del Montiferru. E Scano non fa certo eccezione. Nelle prime ore, i carichi che iniziavano ad arrivare hanno preso direttamente la strada delle aziende più colpite, gli altri sono stati scaricati al campo sportivo de “Sa Serra” mentre oggi il punto di raccolta è stato allestito nel cortile antistante il mattatoio comunale, nella zona industriale.
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