Sarà una lunga notte di ansia e di paura nei paesi colpiti dagli incendi. A Scano Montiferro, intanto, non si abbassa la guardia. Dopo una notte di distruzione, in cui il fuoco a messo in ginocchio tutti i paesi del Montiferru e della Planargia, partendo dalle cime più elevate e raggiungendo le marine, da una parte a Santa Caterina di Pitinnuri, e dall’altra a Porto Alabe.
Nel pomeriggio, poi, complice il vento, il fuoco ha invertito la rotta e ha ripreso la direzione di Scano raggiungendolo da tre fronti. In un attimo le fiamme hanno lambito la parte bassa del paese dove oltre 400 persone sono state evacuate e, su indicazione del primo cittadino Antonio Flore, radunate al Centro Giovani o presso amici o parenti. Ma le abitazioni non sono state abbandonate: una catena umana si è formata nei diversi punti dove il fuoco lambiva le abitazioni per contrastarlo con ogni mezzo e salvare almeno le case.
Nel frattempo, uno dei tre fronti ha raggiunto la vallata sotto la pineta di San Giorgio, dove il fuoco a fatto razzia di ogni cosa. Qui si sono concentrati i maggiori sforzi dei mezzi aerei, prima solo elicotteri e poi anche alcuni canadair, che per tutto il pomeriggio hanno solcato i cieli sganciando quantità infinite di acqua, che in qualche modo sono riuscite a tenera a bada il rogo. Uno scenario da guerra, una cosa mai vista prima, soprattuto per il fatto che il rogo ha interessato tutti i paesi della zona.
A terra hanno operato in maniera incessante Barracelli, allevatori, pastori e tutti coloro che a vario titolo operano in campagna, Volontari e Protezione Civile giunti da varie parti dell’Isola, la Forestale, e Vigli del fuoco che hanno concentrato la maggior parte delle riserve d’acqua nella zona industriale, e hanno presidiato per tutto il pomeriggio il versante della pineta di San Giorgio che da verso il paese, dove diverse abitazioni sorgono proprio a ridosso degli alberi.
Col calare della notte, i mezzi aerei si sono dovuti fermare ma il fuoco continua a bruciare, incessante. Lo scenario intorno al paese è è impressionante: ovunque il fuoco arde devastando oliveti, frutteti, pascoli e aziende agricole.
Il rogo arriva a Scano Montiferro (video di S.Novellu):
Si teme che nella notte le fiamme aggrediscano la pineta e lambiscano le case. Nei vicinati, intanto, i residenti continuano a bagnare i giardini a spegnere piccoli focolai che ogni tanto riprendono a bruciare.
Anche sul versante che conduce verso Macomer la situazione non è delle migliori: il fuoco sta distruggendo boschi di sugherete e querce in direzione di Sindia, e del “Su monte ‘e S’Elighe”, dove se malauguratamente dovesse continuare a bruciare, potrebbe raggiungere la zona di San Leonardo, che arde da stamattina.
Nella notte il fuoco continua a bruciare intorno a Scano Montiferro (video di S.Novellu)


