Si è conclusa pochi minuti fa la giornata cruciale nella vicenda di Manuela Zudda, nuorese, affetta da disabilità che oggi avrebbe dovuto essere sfrattata dall’appartamento popolare occupato nel palazzo posto all’angolo tra via Costituzione e via Kandinsky. Il sindaco Andrea Soddu ha emanato un’ordinanza con la quale ha dato 40 giorni di tempo per risolvere la situazione.

Manuela è in lista nella graduatoria per ottenere una casa popolare ma,  nonostante l’invalidità non ha ottenuto ancora un alloggio. Manuela è affetta da una disabilità importante e non può più lavorare e di conseguenza non può permettersi di pagare la tassa di occupazione di 400 euro che potrebbe garantirle la sanatoria regionale dell’occupazione abusiva.

L’intervista a Manuela Zuddas:

Nel frattempo si è rivolta al Sindaco, agli amministratori e al prefetto con una lettera ma l’appello è caduto nel vuoto fino ad arrivare al punto di questa mattina. L’unica consigliera che si è presentata è stata Lisetta Bidoni (Progetto Per Nuoro) che porterà la problematica dell’emergenza abitativa in consiglio e in particolare il caso della signora Manuela in consiglio comunale. Un’emergenza che in questi giorni riguarda anche una giovane coppia con una bimba di cinque mesi che ha occupato una parte di una scuola ed è bloccata all’interno della struttura in quanto le autorità competenti hanno cambiato la serratura dei cancelli.

Le immagini della casa:

L’abitazione è fatiscente, muffa ovunque, le tubature che perdono acqua, fili elettrici volanti e un bagno inagibile. Attualmente dove abita Manuela risiedono, in abitazioni altrettanto mal ridotte, 8 famiglie che rischiano, anch’esse, di rimanere in mezzo a una strada. «Una questione al limite del paradossale con tante case chiuse a Nuoro e che si potrebbero dare, la realtà e che nessun politico si è mai occupato dell’emergenza abitativa a Nuoro» dicono gli altri cittadini che sono accorsi in solidarietà di Manuela in quanto la maggior parte di loro vivono lo stesso dramma. Un problema, rilevato da alcuni partiti solo durante il periodo elettorale e poi accantonato; le graduatorie di area non sono aggiornate da circa cinuque anni e sono oltre 300 famiglie in attesa di assegnazione di una casa popolare.

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