I diritti sulle opere di Maria Lai riconosciuti alla nipote: respinto il reclamo della Fondazione

Salvatore

I diritti sulle opere di Maria Lai riconosciuti alla nipote: respinto il reclamo della Fondazione

sabato 27 Marzo 2021 - 14:29
I diritti sulle opere di Maria Lai riconosciuti alla nipote: respinto il reclamo della Fondazione

Museo a cielo aperto di Maria Lai a Ulassai

I diritti d’autore sulle opere di Maria Lai spettano alla professoressa Maria Sofia Pisu, nipote ed erede esclusiva dei diritti d’autore sulle opere dell’artista.

Lo ha stabilito la sezione specializzata del tribunale di Cagliari, che con una ordinanza, respinge il ricorso della Fondazione Stazione dell’arte di Ulassai, che aveva presentato un reclamo in seguito all’ordinanza in cui il Tribunale Civile di Cagliari aveva dato ragione alla professoressa Pisu.

L’ordinanza – dando nuovamente ragione a Maria Sofia Pisu, assistita dagli avvocati Stefano Astorri, Maurizio Mandel e Giancarlo Mereu – ha stabilito che “in base al principio giuridico stabilito dagli artt. 109 e 110 della Legge sul Diritto di Autore, la cessione di un’opera d’arte non implica anche il trasferimento del diritto di Autore sulla stessa, a meno che non vi sia un patto scritto in tal senso”.

La proprietà dell’opera pertanto da parte della Stazione dell’arte istituita nel 2004 dalla stessa Maria Lai insieme al Comune di Ulassai, non comporta automaticamente la titolarità dei diritti di sfruttamento economico dell’opera che restano in capo all’artista o al suo erede.

La querelle era nata a febbraio 2020 quando la Fondazione Stazione dell’arte di Ulassai si era inserita su alcune iniziative (mostre e presentazioni) dedicate a Maria Lai autorizzate dall’Archivio Maria Lai di cui è titolare la nipote Maria Sofia Pisu.

Alle lettere di diffida sui diritti inviata dalla Fondazione Stazione dell’arte agli organizzatori era arrivata la risposta della Pisu che, attraverso i suoi legali, aveva reclamato la titolarità dei diritti di utilizzazione economica su tutte le opere realizzate da Maria Lai, comprese quelle donate dall’artista alla Fondazione Stazione dell’Arte, circa 150, e la vendita dei libri attraverso il bookshop annesso al Museo.

A nulla dunque sono valsi gli appelli lanciati sui social dalla Stazione dell’arte sul rischio chiusura del museo. L’ordinanza crea un precedente importante sui diritti d’autore in Italia e sulle relazioni tra le fondazioni e gli eredi degli artisti. (

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