Un racconto d’altri tempi, di quando tutti si nasceva in casa propria: la storia dell’ostetrica di Oniferi

La storia del piccolo Luca nato in casa ieri a Oniferi (APPROFONDISCI) con l’aiuto della nonna, della bisnonna e della zia ha emozionato tutti varcando i confini della Sardegna.

Oggi in redazione sono arrivate alcune foto e dei documenti che ricordano una figura importante dello stesso paese, la signora Anna Manetti la quale a partire dalla fine degli anni 40 esercitò la professione di ostetrica facendo venire alla luce migliaia di bambini.

La figlia della signora Manetti, che oggi risiede a Orosei, dopo la commozione per aver letto il pezzo relativo alla nascita in casa del piccolo Luca ci ha contattato raccontandoci la storia della propria mamma, una storia iniziata il 5 dicembre 1949, quando il Comune di Oniferi invia la lettera d’incarico all’attenzione di Manetti Anna, conferendole la “Condotta ostetrica interino” e invitandola a “raggiungere questa sede per assumervi l’incarico” indicato…. “Si informa – si legge nella missiva – che lo stipendio lordo è fissato in 98,000 lire annue mentre la indennità carovita verrà fissata da questa amministrazione contemperandola a quella percepita attualmente dai dipendenti del Comune scrivente…”

La lettera di incarico alla signora Anna Manetti

La donna, inoltre, viene informata nel dettaglio delle condizioni nelle quali si troverà operare: “Precisiamo che la popolazione dei questo Comune è di 1185 unità, dista dal capoluogo 21 km e vi è allacciato da corse automobilistiche innumero di tre giornaliere, dalla ferrovia che però dista dall’abitato km 7 circa. Esiste un Medico ma non è titolare della condotta, non vi è farmacia in loco, essendovi a km 3 circa in Orani. L’elenco delle persone ammesse a godere della assistenza gratuita sanitaria ed ostetrica è di 217 unità. Nascite annue in media  da 15 a 16… Esiste inoltre Ufficio Postelegrafico e Ufficio Telefonico”.

Una storia importante quella di Anna, che ha segnato generazioni di bambini di Oniferi e Orosei. Ma una storia come tante, in quegli anni, nei quali quella dell’ostetrica era una figura di riferimento per tutte le comunità, piccole e grandi che fossero, in quanto al lei era legata la sorte di ogni nascituro, al di la delle possibilità di ognuno.

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Sonia