Giornata della Memoria. “Chi vuole vedere la mamma?” dedicato al piccolo Sergio

Nella giornata della Memoria in  onore delle vittime dell’Olocausto, oltre ai campi di concentramento e agli altri orrori che i nazisti compirono in modo sistematico sugli ebrei ce ne uno che non può assolutamente cadere nell’oblio: gli esperimenti  medici che  si compirono sui bambini. Oggi l’artista Antonio Federico Art ce lo racconta con una vignetta diventata virale sui social e dedicata al piccolo Sergio De Simone e a tutte le altre vittime che subirono questo abominio.
Sergio aveva solo sette anni, e fu l’unico italiano tra i 20 bambini di varia nazionalità ad essere selezionati
come cavie umane per esperimenti medici compiuti dal dottor Kurt Heissmeyer nel campo di concentramento di Neuengamme presso Amburgo.
Questa è la testimonianza di Tatiana e Andra Bucci, cugine e all’epoca coetanee di Sergio, le uniche ad essere sopravvissute alla Shoa perché credute gemelle.
“Una mattina di novembre del 1944 le SS entrarono nella baracca dei bambini e con uno spregevole, avido e crudele tranello dissero Chi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti  Sergio De Simone, 7 anni, alla parola “mamma” non vi pensò due volte e fece un passo avanti. Con lui altri 19 bambini.  Furono mandati al campo di concentramento vicino ad Amburgo, destinati agli esperimenti in laboratorio. A loro venne iniettato il germe della tubercolosi. Sergio ed altri bambini poi furono drogati di morfina e impiccati nei sotterranei della scuola.”

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Sonia