È di qualche giorno fa lo stanziamento, nel bilancio del Comune di Nuoro, di una specifica voce di spesa da destinare alle diciannove famiglie affidatarie che in città hanno accolto minori provenienti da ambienti familiari temporaneamente non idonei a crescerli ed educarli in modo adeguato.

L’importanza dell’istituto dell’affidamento e l’esigenza di porlo costantemente al centro dell’attenzione perché venga potenziato come strumento volto a garantire il diritto del minore ad un corretto sviluppo psico-fisico ed affettivo, ha costituito la premessa dell’iniziativa legislativa della senatrice del Movimento 5stelle Elvira Lucia Evangelista la quale, nello scorso mese di luglio, ha presentato come prima firmataria il Disegno di Legge in materia di affidamento ed adozioni, che ha iniziato il suo iter l’11 novembre 2020.

«La proposta di intervento normativo – spiega la senatrice – è finalizzata ad assicurare un maggiore ambito applicativo dell’affido e una risposta ancora più incisiva alle reali esigenze di tutela del minore che vive all’interno di una famiglia in momentanea difficoltà a mantenere, istruire ed educare i figli».

Il Disegno di Legge rafforza l’obiettivo dell’istituto dell’affidamento, rappresentato dal recupero del legame familiare, con il conseguente reinserimento del minore nel più breve tempo possibile nella sua famiglia di origine che deve mantenere validi rapporti col proprio figlio nel rispetto del programma stabilito dagli operatori volto alla normalizzazione della vita familiare.

Altra indispensabile esigenza dalla quale scaturisce l’iniziativa legislativa, è la valorizzazione dei diritti degli affidatari ed il diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affidamento familiare che deve privilegiare il legame affettivo che viene a crearsi durante il periodo di affido.

Il senatore M5s Elvira Lucia Evangelista

«Con queste finalità  – prosegue Evangelista – e per favorire la diffusione dell’affido che, nonostante rappresenti lo strumento d’eccellenza per la tutela del minore che viva in una famiglia in temporanea difficoltà; trova scarsa applicazione e sostegno ed una insufficiente promozione, il disegno di legge prevede, innanzitutto, la incentivazione ad opera dello Stato, delle Regioni e degli enti locali di iniziative di sensibilizzazione e formazione dell’opinione pubblica sull’affidamento e l’adozione e di sostegno all’attività delle comunità di tipo familiare mediante l’organizzazione a cadenza annuale di corsi di preparazione ed aggiornamento professionale degli operatori sociali nonché di incontri di formazione e preparazione per le famiglie e le persone che intendono avere in affidamento o in adozione minori, avvalendosi delle competenze professionali di psicologi, pedagogisti, giudici minorili, servizi sociali, allo scopo di garantire un costante ed elevato grado di professionalità in termini di qualità, specializzazione e formazione continua e mirata di tutti i professionisti coinvolti, tra i quali gli assistenti sociali che ricoprono un ruolo fondamentale nella tutela dei minori in Italia. Al fine di perseguire questi obiettivi, il Disegno di Legge prevede, altresì, l’istituzione presso il Ministero della Giustizia, attraverso una rete di collegamento con i Tribunali per i Minorenni, di una banca dati dei minori per i quali è disposto l’affidamento, nonché delle famiglie e delle singole persone che intendono diventare affidatari».

«La creazione di una banca dati ad hoc  – conclude – da aggiornarsi periodicamente nel rispetto della sicurezza e riservatezza dei dati, si pone come mezzo per la verifica sul territorio della concreta e corretta applicazione dell’istituto dell’affido, mediante, innanzitutto, un sistema valutativo che tenga conto di parametri uniformi sul piano nazionale e che assicuri, altresì, un costante monitoraggio del fenomeno dell’allontanamento dei minori dalle famiglie di origine in difficoltà con l’indicazione di ogni informazione atta a garantire il miglior esito del procedimento. Lo scopo, dunque, è quello di migliorare e completare la disciplina dell’affidamento mettendo sempre al centro i diritti del minore e la garanzia della loro tutela».