Macomer. Nell’ultimo consiglio comunale si fa il punto dell’annus horribilis

Sonia

Macomer. Nell’ultimo consiglio comunale si fa il punto dell’annus horribilis

giovedì 24 Dicembre 2020 - 17:44
Macomer. Nell’ultimo consiglio comunale si fa il punto dell’annus horribilis

Macomer, l'ingresso al palazzo Comunale (foto S.Novellu)

Ultima seduta del Consiglio Comunale di Macomer di un anno che sarà ricordato come il più brutto, dal dopo guerra a questa parte, per l’imperversare dell’epidemia di Covid. Secondo il consigliere delegato al bilancio, Marco Manus, è stato un anno abbastanza difficile, ma il traguardo è stato raggiunto. Sarà possibile mettere in campo tutte le misure per sostenere l’economia messa in crisi dalla pandemia, ma sarà possibile anche attivare degli interventi strutturali, tra i quali il nuovo cimitero, il rifacimento dei marciapiedi e della mostra zootecnica. 72mila euro sono stati riservati per interventi nel campo della solidarietà alimentare.

L’Assessore Andrea Rubattu ha invece illustrato la necessità di un aggiornamento degli oneri di costruzione e di urbanizzazione, le cui tabelle erano ferme da trent’anni, mentre dovrebbero essere aggiornate ogni 5. Alla fine, dopo l’approvazione di varie tariffe, l’ok lo ha avuto  il bilancio di previsione 2021-2023.

Il bilancio è stato approvato dalla sola Maggioranza, visto che l’unico rappresentante dell’Opposizione, Maurizio Cossu, era assente, come spesso accade ultimamente.

Si conclude così l’anno politico di Macomer : nel suo ultimo messaggio alla città il Sindaco Antonio Succu, dopo aver ragguagliato sulla situazione dei positivi ed aver sottolineato che l’istituzione dell’USCA ha migliorato notevolmente i rapporti tra sanità e cittadini con problemi legati alla pandemia  oltre l’esortazione alla prudenza e all’invito a non creare assembramenti, ha rivolto un saluto alla popolazione.

«Sarà un Natale sicuramente diverso dal solito- ha scritto- e per tutti noi sarà difficile rinunciare al calore della tradizione che ci riunisce ai nostri cari, ma non dobbiamo abbassare la guardia, soprattutto per proteggere i più fragili».

Pier Gavino Vacca

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