Nuoro. Consorzio industriale. Il presidente Piero Guiso traccia il bilancio di fine mandato

Sonia

Nuoro. Consorzio industriale. Il presidente Piero Guiso traccia il bilancio di fine mandato

sabato 12 Dicembre 2020 - 11:09
Nuoro. Consorzio industriale. Il presidente Piero Guiso traccia il bilancio di fine mandato

Piero Guiso

«Ho iniziato il mio mandato di Presidente del Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro il 2 Dicembre 2015». Così il presidente Piero Guiso termina dopo cinque anni il proprio incarico, lo fa con un bilancio di fine mandato che affida alle nostre pagine chiedendo esplicitamente la pubblicazione integra per far capire realmente ciò che in questo periodo è stato fatto.

«Ho trovato un Ente che chiudeva il Bilancio di esercizio del 2015 con una perdita rilevante, pari ad € 982.225,00, ed anche nei cinque esercizi precedenti si erano registrati risultati negativi: quattro bilanci avevano registrato grosse perdite» scrive il presidente che tra alti e bassi non si  è mai dimesso dal proprio incarico.

L’assemblea consortile è già stata convocata per venerdì prossimo, 18 dicembre, con inizio alle 10.30 nella sede nuorese di via Dalmazia. Tre i punti all’ordine del giorno: rinnovo del collegio dei revisori dei conti; elezione del presidente e nomina del nuovo consiglio di amministrazione.

«I maggiori problemi arrivavano, e arrivano tutt’oggi, dalla gestione dell’impianto di depurazione consortile di Ottana (il Tas), il gioiello del CIP, senza il Tas il consorzio non ha motivo di esistere.

La fermata produttiva della Ottana Polimeri alla quale, in questi anni, si è aggiunta quella di Ottana Energia a causa del mancato riconoscimento del regime di essenzialità, ha portato a registrare in questo asset una continua riduzione dei ricavi per il servizio di depurazione dei reflui industriali, passando dal 1.608.442 di euro registrato nel 2014 ai 249.105 euro registrati nel bilancio 2019.

In questi anni, con il supporto del Consiglio di Amministrazione, abbiamo lavorato per ridurre i debiti e i costi che gravavano sui bilanci dell’Ente.

Da quando ho amministrato il consorzio, il CdA ha portato avanti una seria opera di risanamento indirizzata soprattutto ad individuare nuovi servizi che garantissero ricavi tali da mantenere il bilancio in equilibrio.

Degli obiettivi che con gli Amministratori ci eravamo posti già nei primi mesi del 2016 per affrontare lo stato di crisi ad oggi si è realizzato:

  • La gestione diretta nel 2017 dell’impianto di compostaggio di Pratosardo, con il dislocamento di 5 unità lavorative dal depuratore di Ottana;

  • Cancellazione del lavoro in turno al depuratore di Ottana con riduzione del costo del lavoro;

  • Distacco del dirigente Ing. Putzulu presso gli uffici della Regione;

  • Cessione di aree industriali per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti alternative.

Purtroppo, ad oggi, non è andata a buon fine la richiesta di autorizzazione per trattare rifiuti liquidi non pericolosi (percolato) nell’impianto di depurazione consortile di Ottana; abbiamo avuto il nulla osta della Regione, dell’ ADRIS e del Comune di Ottana, ma il settore ambiente della Provincia di Nuoro è rimasto nelle sue iniziali posizioni e considera questa lavorazione un “nuovo impianto” e pertanto non autorizzabile in quanto ricadente in una zona esposta a rischio idrogeologico.

Con questa autorizzazione, il Consorzio avrebbe avviato un’attività che sarebbe stata un volano per il rilancio, anche occupazionale, di un asset fondamentale per il futuro industriale del territorio e avrebbe riportato in pareggio il bilancio del Consorzio( fatturato annuo presunto 700 mila euro).

Ma, come è risaputo, spesso la burocrazia ha il sopravvento sul buon senso.

Per assicurare un progressivo risanamento dei conti, dal 2018, dopo una trattativa con la Banca Unipol, durata oltre un anno, il Consorzio è riuscito a trasformare il rapporto di fido (in cui avevamo un debito di circa 2 milioni di euro dal 2010) in mutuo ipotecario della durata di 10 anni, riducendo il tasso di interesse da 11,99% (del fido) a 6,07% (TAEG) del mutuo.

Con il mutuo, il Consorzio ha dimezzato i costi degli interessi passivi dovuti alla banca e, progressivamente, ridurrà il debito per il capitale prestato, ma dovrà pagare una rata mensile di € 20.397,41, che, per la situazione che sta attraversando l’Ente, rappresenta uno sforzo al limite delle sue possibilità.

In questi anni abbiamo completato e avviato opere pubbliche importanti per il territorio:

  • Adeguamento funzionale e ammodernamento dell’impianto di depurazione consortile dell’agglomerato industriale di Ottana .

  • Adduzione idrica dal Rio Benzone alla Piana di Ottana. Sostituzione di un tratto della condotta .

  • Costruzione nella zona industriale di Pratosardo dell’impianto di produzione di compost di qualità derivato da raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani e piattaforma stoccaggio materiali valorizzabili.

  • Realizzazione dell’illuminazione pubblica e potenziamento dell’impianto di potabilizzazione nell’agglomerato del Sologo .

  • Sistemato e messo in sicurezza la viabilità stradale nell’asse principale dell’agglomerato di Ottana .

  • Portato in sinergia con la Provincia la banda larga all’ agglomerato industriale di Ottana.

  • Realizzato l’ illuminazione e la video sorveglianza di tutto il sito industriale di Ottana;

  • Costruito un nuovo potabilizzatore (dopo 20 anni le aziende del contratto d’ area possono avere l’ acqua potabile).

  • Abbiamo determinato “ la tariffa x i servizi di depurazione reflui” a tutti i coinsediati , compresa Montefibre, Abbanoa, Ottana solar Power , BPW e Ottana Energia.

  • Abbiamo da subito avviato una bonifica delle aree consortili x un imponibile di lavori di circa 800.000€ di cui 230.000€ di risorse proprie , questo perché ci teniamo al ns territorio!.

  • Abbiamo a fine 2018 avviato e gestito x 8 mesi un cantiere di 20 persone disoccupate con reddito isee da rabbrividire , dove è stata fatta opera di pulizia e sfalcio aree consortili.

Con un finanziamento regionale di 2 milioni di euro stiamo portando a compimento il “Piano per il rilancio della zona industriale di Ottana” con cui sono state riasfaltate le strade all’interno dello stabilimento ex Enichem; riqualificate aree degradate dalla presenza di rifiuti; abbiamo fatto il piano di caratterizzazione delle aree; a breve saranno appaltati i lavori per la realizzazione del nuovo ingresso in stabilimento.

Abbiamo anche avviato uno studio per lo stoccaggio dei rifiuti ingombranti , dei rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale , del recupero dei fanghi di depurazione e del recupero del siero del latte ovino.

Abbiamo incontrato diversi imprenditori che vorrebbero investire, da subito, risorse proprie sul ns. territorio e creare occupazione, in particolare una società che vorrebbe installare un piccolo stabilimento per il trattamento e lavaggio della lana di pecora ( 3 addetti); un fondo di investimento sta investendo x la realizzazione di uno storage di energia elettrica( 2 adetti) ; una multinazionale è seriamente interessata ad avviare il progetto di Wd Green Sardinia relativo al riciclo della plastica da ubicare all’ interno dello stabilimento (10 addetti), inoltre una grossa società vuole investire sulla produzione di prodotti a base di microalghe(50 addetti). Questa società grazie alle relazioni universitarie ha già portato il progetto di Ottana su importanti tavoli istituzionali dal MISE al MEF al MIUR, anche per garantire che le procedure già avviate con gli istituti di credito e localmente in parte avvalorate dalla comunità scientifica che fa capo al MIUR, potessero chiudersi con un esito positivo a favore del territorio e della società stessa.

Abbiamo avviato una seria interlocuzione con una società che opera nella grande distribuzione organizzata a livello nazionale per localizzare nell’ area industriale di Ottana una piattaforma logistica del freddo (40 addetti).

Tutti gli imprenditori che in questi anni ho incontrato mi chiedevano una allocazione su capannoni vuoti presenti nella ns area industriale.

Da qui nasce l’idea di avviare nel marzo 2019 il procedimento ex art 63 legge 448/98 x la riacquisizione delle aree site all’ interno dell’agglomerato industriale della Sardegna Centrale. L’ente voleva riacquisire le aree e gli stabili di Legler , Montefibre, Cartonsarda, Auto Rettifiche Colombo,Cossu Formaggi e CFM, tutte coinvolte in procedure fallimentari dopo avere beneficiato di ingenti contributi pubblici da parte dello Stato e della Regione , nell’ ambito di programmi di gestione di fondi strutturali europei, tutti stabili che sarebbero rientrati nella disponibilità del CIP a costo zero che a sua volta avrebbe messo a disposizione di chi voleva investire nel territorio.

Tutto ciò non è stato possibile concluderlo perché durante la mia interdizione dagli uffici è stato interrotto il procedimento , vanificando in parte tutto il lavoro svolto creando un danno al territorio.

Nonostante le difficoltà incontrate, gli effetti positivi del lavoro svolto sono visibili già nel bilancio 2019 che registrerà un utile di 30.000 € , sono certo di lasciare il Consorzio in una situazione finanziaria migliore rispetto all’inizio del mio mandato, garantendo già da ora la copertura totale dei costi di gestione per i prossimi 3 anni .

Questo grazie anche alla cessione dei seguenti terreni ­:

  • 11 ha circa nel Sologo al Comune di Lula per la realizzazione di un imp.fotovoltaico;

  • 22 ha circa a Ottana alla società Blu energy sempre per realizzare un imp. fotovoltaico;

  • 4 ha a Ottana alla società Acea spa per la realizzazione di una nuova sottostazione elettrica;

  • 2 lotti sempre a Ottana venduti alla società AFVC ;

  • 1 ha di terreno con intercluso un rustico di fabbricato al Sologo.

Questo è doveroso rimarcarlo perché l’unione sarda il 14 gennaio 2020 scriveva che era stato nominato un commissario ad acta x il “ risanamento” del CIP di Nuoro , dove con enfasi la situazione del CIP veniva definita “ una polveriera da disinnescare” e il compito del commissario “complicatissimo”.

La polveriera pronta ad esplodere aveva le micce già disinnescate dal sottoscritto , bastava solo aspettare il tempo necessario x raccogliere i frutti del lavoro svolto!!

Ci ho messo entusiasmo e passione, rubando tempo alla mia attività di imprenditore.

Ho chiesto aiuto nelle istituzioni locali e regionali per avviare un’azione di rilancio economico occupazionale dell’intero territorio.

Con la Regione, la Provincia e le parti sociali abbiamo attivamente collaborato alla stesura del “Piano per il rilancio dell’agglomerato industriale di Ottana-Bolotana-Noragugume” finanziato dalla Giunta Pigliaru e adesso in fase di ultimazione.

Tanto entusiasmo e coinvolgimento ha portato la magistratura di Nuoro ad indagarmi, equivocando che l’impegno profuso fosse finalizzato solo ed esclusivamente ad un mio diretto interesse privato.

Ma io mi sono sempre mosso, solo ed esclusivamente, per garantire un futuro al Consorzio Industriale e soprattutto x garantire lo stipendio alle sue maestranze, sempre convinto che il suo rilancio sarà un’opportunità di crescita per l’intero tessuto economico sociale dei Comuni consorziati.

Sono fiducioso per l’inchiesta penale che mi vede coinvolto, attendo serenamente l’esito della magistratura.

Ma, purtroppo, anche per il modo con cui vengono riportate le notizie ,soprattutto dall’ unione sarda, sembra che sia già stato condannato in via definitiva.

In buona fede, avrò anche commesso delle ingenuità, ma di una cosa sono certo:

finisco il mio mandato sapendo di aver gestito l’ Ente con la serietà e la diligenza che mi ha sempre contraddistinto .

Ringrazio il Presidente della Regione Sardegna On.Solinas , l’assessore all’industria On.Pili e l’ intera Giunta Regionale per la fiducia accordatami che mi ha permesso di proseguire ed ultimare il mio mandato.

Chiudo ringraziando l’Amministratore Straordinario della Provincia, Costantino Tidu, per il continuo e reciproco sostegno e confronto, i Sindaci Consorziati di Ottana e Noragugume per il costante stimolo a rappresentare le istanze del territorio, i rappresentanti degli imprenditori Paolo Clivati e Mauro Patarozzi per la loro serietà ed onestà , il rappresentante della Provincia Sebastiano Murru per l’impegno costante nei confronti del CIP , il Direttore Dott. Serra ingiustamente licenziato ed attaccato ancora oggi da alcuni sindaci e tutto il personale del Consorzio che mi ha affiancato in questi cinque anni di intensa attività».

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