Mamoiada. Scoppia la protesta per la mancata riapertura delle scuole

Salvatore

Mamoiada. Scoppia la protesta per la mancata riapertura delle scuole

sabato 12 Dicembre 2020 - 21:25
Mamoiada. Scoppia la protesta per la mancata riapertura delle scuole

Striscioni all'ingresso delle scuole elementari di Mamoiada

Il Sindaco invita alla prudenza e a non strumentalizzare una situazione già difficile e pericolosa

LA POLEMICA – A Mamoiada è polemica sulla mancata riapertura della scuola. Il gruppo di Opposizione “Mamoiada: Obiettivo Comunità” accusa il sindaco di continuare a tenere chiuse le scuole nonostante il calo dei contagi e chiede, in proposito la convocazione di un Consiglio comunale per poterne discutere. All’ingresso delle scuole elementari, intanto, sono stati affissi degli striscioni di protesta che recitano: “La scuola è incontro. La scuola è salute. La scuola si cura non si chiude“.

“In merito al protrarsi della sospensione della didattica in presenza – scrivono in una nota – preso atto che non si è ritenuto opportuno far sedere al tavolo di consultazione intercorso con la Scuola nessun membro della Minoranza; considerato che le decisioni palesate pare vadano verso un ulteriore rinvio delle stesse attività si chiede di essere edotti circa le motivazioni che sottendono tale scelta avvalorate da dati concreti. A tal fine si richiede di sapere qual è il numero di bambini/insegnanti e personale ATA ancora positivi alla data odierna, il numero di bambini/insegnanti e personale ATA in quarantena, il numero di bambini/insegnanti e personale ATA in attesa di tampone e l’incidenza di ciò sul numero della popolazione scolastica complessiva. Relazionare circa l’opportunità di predisporre, e/o conoscere se già esistesse, da parte dell’Amministrazione di un protocollo che permetta di gestire situazioni di emergenza similari in tempi più efficaci ed efficienti rispetto alle modalità adottate fino ad oggi”.

Si chiede conto, inoltre, del “protocollo adottato circa la somministrazione dei Test Antigenici Rapidi Covid-19 considerato che le poche informazioni esplicitate su FB differiscono dagli indirizzi contenuti nella stessa D.G.C. Relazionare circa i contenuti della Convenzione disciplinante il contratto di affidamento dell’attività di monitoraggio e screening della popolazione tramite i test antigenici in capo alla Coop. Sociale Barbagia Emergenza”.

Striscioni all'ingresso delle scuole elementari di Mamoiada

Striscioni all’ingresso delle scuole elementari di Mamoiada

IL SINDACO – In proposito abbiamo chiesto chiarimenti al Primo cittadino che invita tutti alla prudenza: «Stiamo cercando di riportare la nostra collettività a una situazione dei normalità – spiega Luciano Barone – per quanto non sia semplice per le problematiche che tutti conosciamo, dalla situazione di sofferenza della sanità nel Nuorese, al mancato rispetto delle norme anti covid all’interno delle stesse famiglie, in cui si continua a ignorare il divieto di assembramento e ci si continua a incontrare con membri di nuclei familiari non conviventi».

«I dati in nostro possesso suggeriscono ancora la prudenza – prosegue il Sindaco. Qualche settimana fa, tra dati ufficiali forniti dall’Unità di crisi regionale e quelli emersi dai test effettuati nei laboratori privati, siamo arrivati contare circa 110 positivi, un dato ragguardevole in rapporto al numero di abitanti (ricordo che in alcuni paesi limitrofi, con la metà dei casi è stato dichiarato il lockdown totale). Nei giorni scorsi abbiamo effettuato oltre cento tamponi sul personale operante negli esercizi commerciali, a scopo precauzionale e a garanzia della sicurezza dei cittadini. Oggi i dati sono un po più confortanti ma non tali da consentirci leggerezze di cui potremmo pentirci dopo il periodo festivo. Se le norme non si rispettano adesso, possiamo immaginare cosa succederà durante le feste».

«Quello scolastico è un ambito molto delicato, come confermato nel momento del picco dei contagi quando ha fatto registrare una ventina di positivi tra personale ATA, docente e studenti. Oggi anche qui la situazione è in via di risoluzione, ma ci sono ancora dei bambini positivi, sia alle elementari che alle medie, parliamo di asintomatici, scoperti casualmente nel corso degli ultimi test. Non è escluso, dunque, che i casi possano essere ben superiori. Riavviare la didattica in presenza adesso, inoltre, per soli cinque giorni, presupporrebbe uno screening a tappeto prima, e uno dopo, al termine delle feste, e di certo non disponiamo del personale necessario a effettuare i testi in tempi rapidi. Tra l’altro diverse mamme hanno messo le mani avanti avvisando che, comunque, non manderanno i figli a scuola. Al momento, dunque, resta in vigore l’ordinanza di chiusura emanata lo scorso 13 novembre»..

«Ribadisco, dunque, il mio invito a non strumentalizzare situazioni già di per se difficili, a rispettare ruoli e competenze, e ad avere ancora un po di pazienza adesso per non dover piangere dopo un ulteriore aggravio del quadro pandemico».

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