Alluvione in Sardegna. RAS dichiara stato di emergenza. Bitti: un paese in ginocchio

Salvatore

Alluvione in Sardegna. RAS dichiara stato di emergenza. Bitti: un paese in ginocchio

sabato 28 Novembre 2020 - 23:34

La Giunta regionale della Sardegna, riunitasi d’urgenza questa sera, ha dichiarato lo stato di emergenza, in base alla legge regionale 3 del 1989, e chiederà la proclamazione dello stato di calamità naturale a seguito dell’ondata di maltempo che ha causato nell’isola tre morti e danni per milioni di euro.

Il governatore Christian Solinas nel pomeriggio ha presieduto un vertice nella sede della Protezione Civile regionale che coordina le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione che si è abbattuta su vaste zone dell’Isola. Tutta la macchina dei soccorsi regionale, ha spiegato Solinas (APPROFONDISCI), è mobilitata per fronteggiare l’emergenza, con centinaia di uomini in campo e decine di mezzi, che si affiancano a quelli dei vigili del fuoco. «Il nostro primo pensiero – ha detto – va alle persone che hanno perso la vita e che risultano ancora disperse a causa di un evento catastrofico, il più grave degli ultimi decenni, di potenza tre volte superiore all’uragano che sette anni fa provocò numerose vittime e ingenti danni. La Regione è al fianco delle comunità colpite, in particolare quella di Bitti, e si adopererà con ogni mezzo per la ripresa delle normali attività. La Giunta presenterà in aula, lunedì, un emendamento all’assestamento di bilancio per destinare i primi fondi a sostegno delle attività danneggiate, per le quali saranno avviati gli accertamenti». 

BITTI – «Bitti è in ginocchio e per noi oggi è il giorno del dolore per i nostri tre nostri compaesani che ci hanno lasciato. Da domani ci rimboccheremo le maniche e lavoreremo per liberare il paese dai detriti». Così l’assessore comunale all’ambiente, Cristian Farina, dopo l’alluvione che ha investito tutto il territorio comunale provocando tre vittime e cancellando strade, ponti e case coloniche. «Il paese è diviso in due da un fiume che passa all’altezza di piazza Asproni – prosegue l’assessore. La situazione è molto più difficile di quella di sette anni fa quando il ciclone Cleopatra aveva provocato danni ingenti in paese e una vittima. Nelle strade ci sono fino a 10 metri di detriti, lo stesso Comune è inagibile perché i detriti superano l’altezza del portone, tanto che per riunire il COC abbiamo dovuto utilizzare i locali dell’ex Prefettura. La situazione è molto grave anche in campagna dove le strade più importanti sono state investite da frane e smottamenti. Al momento i mezzi del Comune e i mezzi privati stanno lavorando per liberare le strade, in nottata arriverà anche l’Esercito che ci darà una grossa mano. Intanto qui continua a piovere. Ora la nostra speranza è che il clima migliori per affrontare al meglio nei prossimi giorni le operazioni di pulizia e ricostruzione», conclude l’assessore.

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