«A seguito delle dichiarazioni rilasciata da Chiara Flore in merito al suo orientamento per il voto al ballottaggio del 8 e 9 novembre., ci preme trasmettere alcune comunicazioni che vogliono ulteriormente distinguere il nostro operato».

Lo dice Renato Pischedda e altri quattro esponenti della lista della lista Futuro e Trasparenza rispetto alla scelta personale della capolista.

«Apprezziamo i chiarimenti che ella stessa ha premesso rispetto alla sua scelta, ma non può comunque passare inosservato che sostenere un aggregato politico composto da partiti Nazionali e Locali, determina un allontanamento sia dai principi fondanti della lista di cui è guida, sia dai principi che hanno determinato una lavoro di squadra con Lisetta Bidoni e le altre due liste civiche che la sostenevano».

«Siamo ben lontani e ci dissociamo dalla violenza verbale che è stata esercitata su Chiara, come egualmente ripudiamo l’incitazione all’odio verso gli ultimi, operata troppo spesso da chi sino a ieri ci denigrava e da chi lo fa ancora quando è abbastanza lontano da non farsi sentire da noi».

«La suddetta condizione ci pone davanti a una certezza e a una riflessione come gruppo politico: Chiara, in evidente contraddizione con la linea della lista che a nostro avviso non può più rappresentare, dovrebbe fare un passo indietro e favorire un processo di ricambio ai vertici della lista Futuro e Trasparenza».

«Noi quattro, sperando di trovare il largo consenso dei nostri compagni di viaggio, intendiamo proseguire coerentemente il percorso iniziato con Lisetta Bidoni, perché chi ama la politica sa che anche dietro le quinte, senza uno scranno assegnato, è possibile contribuire al cambiamento. Tra le parole chiave, anzi i pilastri, che hanno messo insieme le squadre per Lisetta Bidoni ricordiamo la parola “inclusione”, che viene invece denigrata da alcuni partiti che verrebbero sostenuti attraverso il voto a sostegno del candidato Sindaco Pietro Sanna, espresso per l’appunto dalla Lega».

«Gli scriventi, stante la condizione cui sopra, ritengono di dover prendere le distanze dalla Lista Futuro e Trasparenza, fino a quando le condizioni di rappresentanza non rispondano alle linee guida indicate nei documenti politici precedentemente sottoscritti dai componenti del gruppo».