Nuoro. A una settimana dal caso di Covid alla materna di S.Onofrio genitori e allievi tenuti all’oscuro dalle istituzioni

Sonia

Nuoro. A una settimana dal caso di Covid alla materna di S.Onofrio genitori e allievi tenuti all’oscuro dalle istituzioni

lunedì 05 Ottobre 2020 - 12:58
Nuoro. A una settimana dal caso di Covid alla materna di S.Onofrio genitori e allievi tenuti all’oscuro dalle istituzioni

La scuola materna di Sant'Onofrio (foto Cronache Nuoresi)

Una settimana fa il Covid è entrato nella scuola materna di Sant’Onofrio creando panico e scompiglio tra i genitori. Un caso di positività verificatosi tra i piccoli allievi ha portato l’amministrazione comunale, in sinergia con l’ASSL ATS a chiudere la sezione scolastica interessata.

A una settimana dal fatto, però, gli altri genitori non hanno ricevuto alcuna informazione da parte delle istituzioni che hanno attivato i protocolli, fatto gravissimo soprattutto in quanto, potenziali contagiati non sono stati isolati immediatamente e possono, sempre potenzialmente, aver continuato a diffondere il virus.

La scuola materna di Sant'Onofrio (foto Cronache Nuoresi)

La scuola materna di Sant’Onofrio (foto Cronache Nuoresi)

«Ci saremmo aspettati che venissero predisposti i tamponi quantomeno a tutti gli alunni e, soprattutto, avere un minimo di comunicazioni al riguardo: questo per sapere se ritenerci potenzialmente contagiati oppure no. Spesso si leggono notizie simili per le quali l’intera classe e il corpo docente vengono sottoposti ai tamponi: in questo caso invece ci risulta che addirittura i collaboratori scolastici, che erano presenti nel giorno del presunto contagio siano ancora al loro posto di lavoro senza aver saltato neanche un giorno – raccontano i diretti interessati – mentre noi genitori ed alunni della stessa classe siamo all’oscuro completo di tutto».

«Nonostante la buona volontà delle maestre che ci tengono informati relativamente al fatto che la dirigente scolastica continui a tentare inutilmente di contattare l’unità sanitaria non siamo ancora venuti a conoscenza di un ben che minimo dettaglio. Ci chiediamo se sia questo il modo di procedere e se non sarebbe stata quantomeno doverosa una comunicazione chiara a noi genitori, se non altro per tranquillizzare chi doveva essere tranquillizzato o suggerire l’isolamento volontario a chi era stato più esposto al rischio, e circoscrivere in questo modo una possibile diffusione di altri casi di contagio; per inciso per quanto possibile noi stiamo già operando nei limiti del possibile una sorta di isolamento preventivo».

I collaboratori sono già stati fortunatamente sostituiti ma rimane che i genitori a oggi non abbiano ricevuto nessuna comunicazione ufficiale  (ndr)

So. Meloni

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